Montagna in sicurezza, catenelle o ramponi?
I consigli del Soccorso Alpino in un inverno con tanti incidenti in montagna
In questo autunno/inverno nei quali si sono registrati tanti incidenti su Alpi e Appennino vi segnaliamo questa breve analisi del Cnsas Veneto e del suo predidente Giovanni Busato.
Catenelle o ramponi? In questo inverno con poca neve e temperature che facilitano disgelo e nuovo repentino congelamento del manto, gli incidenti causati da scivolate sul ghiaccio, purtroppo anche mortali, si sono registrati numerosi in tutto l’arco alpino e anche da noi. Nelle parole del nostro vicepresidente Giovanni Busato, il pensiero del Soccorso alpino e speleologico Veneto.
Il tema catenelle/ramponcini o ramponi è da tempo oggetto di discussioni soprattutto tra gli escursionisti.
Le prime erroneamente indicate per chi si avvicina alla montagna su facili sentieri, comode con ogni calzatura, leggere e relativamente economiche; i secondi, i ramponi, scomodi perchè richiedono calzature ramponabili che comportano una maggior spesa complessiva, ma che, comunque, sono necessari solo per imprese impegnative in ambienti alpinistici e severi.
Questo tipo di comportamento si basa su un grave errore di valutazione che può costare molto caro.
Infatti non esiste un attrezzo “per le prime volte” o per i principianti “tanto per provare”.. da usare su neve dura o sul ghiaccio.
Va detto chiaramente che le “catenelle” possono essere utilmente impiegate solo per percorrere strade innevate e pianeggianti soprattutto consapevoli dei limiti di un attrezzo spesso calzato su pedule inadeguate, ma appena si imbocca un qualsiasi sentiero alpino innevato o ghiacciato che magari sale attraversando versanti ripidi o canali privi di ostacoli o che sovrasta tratti di rocce verticali, l’uso dei ramponi e della piccozza diventa fondamentale per la sicurezza; i ramponi per la progressione, la piccozza per arrestare eventuali scivolate.
Va da sé che le modalità di utilizzo, come per ogni altra attrezzatura alpinistica, vanno studiate prima di affrontare la montagna, al pari dello studio del percorso e della raccolta delle informazioni sulle eventuali difficoltà che si andranno ad affrontare, in modo da essere consapevoli delle proprie scelte.
L’inciso ovviamente si riferisce al confronto catenelle vs ramponi;
chiaro che la dotazione tecnica minima di un gruppo di amici che affronta un’escursione in montagna contempla possibilmente anche uno spezzone di corda, qualche moschettone, alcuni cordini.
fonte/foto: cnsas veneto facebook
Sono perfettamente d’accordo. Ritengo che la preparazione tecnica sia comunque indispensabile :saper usare correttamente ramponi e picche, conoscere le tecniche di arresto in caso di scivolata. Poi deve essere chiaro che chi ha la responsabilità dell’accompagnamento dovrebbe usare e far usare, solo materiale omologato. I ramponi i solo su sentieri con pendenza minima e con poca neve ghiacciata.