Montagna, morti e feriti su Alpi e Appennino nel Ponte del 2 giugno

Tanti interventi del Soccorso alpino in montagna in questi giorni di post-lockdown

Montagna: Ponte del 2 giugno con vittime e feriti su Alpi e Appennino. Tanti gli italiani che in questo ponte da post-lockdown si sono recati in montagna. E altrettanti numerosi gli interventi del Soccorso Alpino lungo tutto lo Stivale. E non mancano i morti.

Escursionista morto in Val di Fassa

Karl Messavilla, escursionista altoatesino di Scena (BZ) è morto lunedì 1 giugno in Val di Fassa nel canalone Holzer, a circa 2400 metri.

Era uscito per una escursione in solitaria in Val Lasties ma i familiari, non vedendolo rientrare i nseratai hanno lanciato l’allarme. Le ricerche sono partite subito in serata ma dell’uomo nessuna traccia. All’alba nuovo sorvolo in elicottero e nuove ricerche vie terra: alle 6.30 la vittima è stata avvistata nella prima parte del canalone Holzer. Gli è stata fatale una scivolata su terreno ancora innevato.

Due morti sul Monte Bianco

Morta giovane promessa freeride

Hugo Hoff è morto precipitando lungo un ripido canale del Mont Blanc du Tacul (versante francese del massiccio del Monte Bianco), era un forte sciatore francese, di 20 anni.

L’incidente è avvenuto domenica.

“Hugo Hoff ha fatto una caduta di quasi 700 metri. L’amico, precipitato insieme a lui, è un miracolato: è rimasto ferito solo leggermente”, spiega all’Ansa un portavoce dei soccorritori del ‘Peloton de gendarmerie de haute montagne’ (Pghm) di Chamonix (Francia).
L’allarme è stato lanciato alle 12.40 da un testimone, che ha assistito alla caduta dei due avvenuta lungo il Couloir Gervasutti, un canale dove si raggiungono i 50 gradi di pendenza.
“Le circostanze non si conoscono esattamente. Non sappiamo se si tratta di una caduta” per un loro errore “o di una piccola valanga che li ha travolti”, fanno sapere dal Pghm.
Ciò che si conosce è che non sono precipitati a causa “di seracchi o della rottura di una cornice di neve”. Per questo è stata aperta un’inchiesta e “si cercano testimoni.

Morto su via normale francese al Monte Bianco

Altro incidente sul Monte Bianco, sempre sul versante francese. A perdere la vita un 60enne dell’Alta Savoia. L’incidente lungo la via normale francese al Monte Bianco. Il ‘Peloton de gendarmerie de haute montagne’ (Pghm) di Chamonix (Francia) ha trovato il suo corpo privo di vita ieri, domenica, in tarda mattinata, poco sotto il rifugio di Tete Rousse (3.167 metri di quota). “Era solo e non molto esperto. Lì c’è ancora della neve dura, nessuno l’ha visto scivolare”, spiega all’Ansa un portavoce del Pghm. L’uomo era partito venerdì dalla località francese di Les Houches e “l’incidente si è probabilmente verificato sabato”. A dare l’allarme, non avendo più sue notizie, erano stati i familiari.

Altra vittima alle Cinque Terre

Ieri un uomo di 49 anni è morto dopo una caduta in una scarpata su un sentiero che conduce a Colle di Gritta, Monterosso al Mare. Il corpo è stato recuperato dai Vigili del Fuoco di Brugnato. Alle operazioni di recupero ha partecipato anche il personale del Soccorso Alpino. Sul posto anche i Carabinieri.

Giovane in ipotermia nel Torrente Rosandra

Un diciassettenne di Trieste è finito nel torrente Rosandra (Friuli Venezia Giulia) dopo una caduta procurandosi forti traumi .

I soccorritori lo hanno trovato in ipotermia e con traumi alla schiena. A dare l’allarme gli amici che erano con lui. Il ragazzo è stato imbarellato in acqua, caricato a bordo dell’elicottero e portato d’urgenza a Cattinara.

Vittime e feriti in Abruzzo

Giornata impegnativa per le eliambulanze del 118 di L’Aquila e Pescara, che negli ultimi giorni sono intervenuti in diverse operazioni di soccorso.

Muore cercatore di tartufi

È purtroppo deceduto G. P., il cinquantunenne cercatore di tartufi di Aragno, del quale non si avevano notizie da molte ore.

Il corpo senza vita dell’uomo, rinvenuto da amici e conoscenti che hanno lavorato a fianco dei soccorritori, è stato trovato in una località tra Tempera e Aragno. Oltre ai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, sul luogo è intervenuto anche il personale della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco. L’ultimo contatto con l’uomo intorno alle ore 10,00.

Climber ferito

L’elicottero del 118 di L’Aquila si è recato sul Monte La Rocca, località di arrampicata dei Monti Pizzi, sul versante meridionale della Majella, per prestare soccorso ad un climber caduto dal secondo tiro di corda. L’uomo, originario di Foggia, stava arrampicando con una compagna di cordata lungo una via “multipitch”, caratterizzata cioè da più tiri di corda, e denominata “Aquila Reale”.
La compagna di cordata, dopo l’incidente, è riuscita comunque a riportare l’uomo alla base della parete. Politraumatizzato ma non in pericolo di vita, il climber è stato elitrasportato all’ospedale di Chieti.

Masso colpisce giovane

Altro intervento alle Cascate di San Giovanni, sulla montagna della Majella, dove il Soccorso Alpino ha prestato soccorso a un ragazzo sulla trentina.  Durante una escursione in compagnia di un gruppo di amici, l’uomo è stato accidentalmente colpito a una gamba da un masso in caduta. Recuperato con il verricello è stato quindi trasportato all’ospedale di Chieti.

Ferita a caviglia su Gran Sasso

L’elicottero del 118 dell’Aquila è intervenuto alla Madonnina dei Prati di Tivo, sul versante teramano del Gran Sasso, per soccorrere una escursionista tedesca. La donna, infortunatasi a una caviglia, è stata recuperata con il verricello e trasportata all’ospedale di Teramo.

Malore per pastore

L’elisoccorso di base a Pescara si è infine recato a Rocca Calascio, nell’aquilano, per prestare soccorso a un pastore del luogo. L’uomo ha accusato un malore mentre stava governando gli animali in montagna, si è quindi accasciato a terra senza dare segni di vita. A dare l’allarme sono stati i familiari che, impensieriti dall’impossibilità di mettersi in contatto con lui, hanno allertato il 118. Immediato il trasporto all’ospedale dell’Aquila.

Malore sulle montagne del Salernitano

Si è risolto velocemente un intervento per una donna di 34 anni, di Napoli, colta da lieve malore in montagna presso il rifugio Santa Maria dei monti di Scala (SA)
La ragazza era salita per trascorrere la giornata in compagnia quando ha avvertito cefalea, nausea e stanchezza. La stessa è stata tranquillizzata ed assistita dal gestore del rifugio che ha poi avvisato il 118. La centrale operativa ha richiesto l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania che ha inviato sul posto una squadra terrestre formata da tecnici e sanitari. Raggiunta la donna i sanitari del CNSAS ne hanno accertato le condizioni di salute. Successivamente, in coordinamento con la stessa centrale operativa, la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania ha provveduto ad accompagnare la donna preso la più vicina strada asfaltata dove attendeva l’equipaggio ambulanza.

Si perdono sulla montagna di Palermo

Intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, stazione Palermo-Madonie, e dei Vigili del Fuoco del Soccorso Alpino Fluviale per una comitiva di sette escursionisti che si era smarrita a pizzo Manolfo, la montagna sopra il quartiere palermitano di Tommaso Natale. Una componente della comitiva, una donna di 45 anni, R.D.C, aveva accusato un malore ed era stato l’allarme. Sul posto sono arrivati in pochi minuti una squadra del Sass e una dei Saf che hanno raggiunto gli escursionisti dando loro assistenza per raggiungere la strada dove ad attenderli c’era un’ambulanza del 118.

Solo il 23 maggio i tecnici del Sass erano intervenuti nella stessa zona di montagna per dare assistenza a due escursioniste palermitane che, imboccato un sentiero dal versante di Sferracavallo,una vaolta in cima avevano smarrito la strada finendo sopra le pareti a strapiombo. Prese dal panico avevano lanciato l’allarme pur non essendo ferite. Una squadra di 5 unità le aveva raggiunte, rifocillate e accompagnate in sicurezza sulla strada dove avevano lasciato l’automobile.

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