Montagna: week-end con morti e feriti, valanga su Gran Zebrù

Incidenti verificatisi su Alpi e Appennino. Due morti in Val Brembana e su Monte Cavallo. Gravi due alpinisti su Gran Zebrù. Un ferito in una forra su Gran Sasso

Montagna: week-end con morti e feriti su Alpi e Appennino. Valanga su Gran Zebrù.

In Val Brembana morto un 22enne

Tragico incidente sulle montagne della Val Brembana, in provincia di Bergamo, dove è morto un giovane di 22 anni, di San Giovanni Bianco. Il giovane stava salendo con due amici sul monte Venturosa, tra i Comuni di San Giovanni Bianco e di Camerata Cornello, quando è precipitato in un dirupo con un volo di circa 400 metri.

Immediato l’allarme al 112. E’ subito arrivato l’elisoccorso del 118, ma l’equipe ha potuto solo recuperare il corpo del 22enne.

Valanga su Gran Zebrù: gravi due alpinisti

Due alpinisti sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale di Bolzano, dopo essere stati travolti da una valanga sul Gran Zebru.

L’incidente si è verificato poco prima di mezzogiorno sul versante della montagna di Solda. Sul posto sono intervenuti due elicotteri, l’Aiut Alpin Dolomites e il Pelikan 3, come anche il soccorso alpino, i vigili del fuoco e i carabinieri.

Precipita per 200 metri su Monte Cavallo

Un escursionista è morto nel primo pomeriggio dopo essere scivolato e ruzzolato in un ghiaione per 200 metri lungo il sentiero in cresta che scende dal Monte Cavallo verso Forcella della Val di Sughet. Tra il Cavallo e il Cimon di Palantina, al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
La Centrale unica del Fvg ha allertato intorno alle ore 14.15 il 118 di Pieve di Cadore (Belluno), poiché la nebbia non aveva permesso l’avvicinamento dell’elicottero dal versante di Aviano (Pordenone) e una squadra del Soccorso alpino di Pordenone stava risalendo a piedi.
A chiamare i soccorsi un compagno dell’escursionista, che lo aveva raggiunto e cercato di rianimare. L’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver imbarcato un soccorritore dell’Alpago lo ha sbarcato assieme al tecnico di elisoccorso e all’equipe medica al limite della nebbia, a circa 200 metri dal punto in cui si trovava la vittima. Di cui è stato solamente possibile constatare il decesso.
L’amico è stato accompagnato a Col Indes, dove è stato fatto salire un secondo soccorritore dell’Alpago. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata recuperata con un verricello di pochi metri e trasferita a Piancavallo.

Montagna d’Abruzzo: incidente nella Forra di Fossaceca

Escursionista romagnolo precipitato per 10 metri nella “Forra di Fossaceca”, sul versante orientale del Corno Grande, sul massiccio del Gran Sasso. Nel territorio di Isola del Gran Sasso (Teramo).

Il suo gruppo, composto da 12 escursionisti provenienti dall’Emilia Romagna, era partito in mattinata per un’escursione nella suggestiva forra. Caratterizzata da una sequenza di calate confinate tra strette e verticali pareti in rapida successione. Dall’alto della prima calata è facile scorgere gran parte dell’itinerario.

Ad un tratto l’uomo è scivolato dalla parete, volando giù per circa 10 metri. Ad attutire la caduta è stato lo zaino che indossava e la presenza di una pozza d’acqua. L’uomo ha riportato diversi traumi ed è ricoverato in codice rosso all’ospedale dell’Aquila.

 

 

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A recuperarlo è stata la squadra forre del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo (Cnsas), intervenuta prontamente con i medici del 118, a bordo dell’elisoccorso decollato da Preturo (L’Aquila). Giunti in forze tecnici della squadra forre del Cnsas Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo; per effettuare il complesso e lungo intervento di recupero anche un gruppo del Soccorso Alpino giunto dall’Umbria, e gli elicotteri della Polizia e dei Vigili del Fuoco di Pescara.

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