Monte Bianco, istituita l’Area Protetta su versante francese

L'Ordinanza prefettizia dell'Alta Savoia prevede ulteriori limitazioni

Monte Bianco: istituita l’area protetta sul versante francese. Ieri l’altro è stata firmata l’ordinanza ad Annecy. Ordinanza firmata dal prefetto dell’Alta Savoia. Ben 13 pagine dove, nero su bianco, sono incise le nuove regole per il Tetto d’Europa.

Monte Bianco: l’Area Protetta

L’area protetta, come si evince anche dalla cartografia allegata all’ordinanza prefettizia, comprende parte dei bacini glaciali di Bionnassay, Tête Rousse, Taconnaz, Bossons e Pélerins.

In poche parole le zone adiacenti e limitrofe alla via normale francese per l’Aiguille du Goûter, la Cresta delle Bosses, la cresta nord Dôme du Goûter e i Plateaux.

Incluso anche il versante nord-ovest del Mont Blanc du Tacul oltre che la cresta di confine sulla quale insiste l’itinerario “Trois Monts”.

Il perché dell’Ordinanza?

La Prefettura dell’Alta Savoia ha ritenuto regolamentare le attività che vengono praticate in tali zone. Innanzitutto sulla via normale alla vetta del Bianco. Un percorso non nuovo, avviato già da qualche anno in Francia, per limitare il sempre più notevole afflusso di alpinisti.

Una cosa è chiara. Alpinismo, scialpinismo e parapendio si potranno praticare. Ma ci sono limitazioni.

Le limitazioni

  • in estate sulla via normale (Refuge du Nid d’Aigle, Tête Rousse, Goûter) è obbligatorio prenotare il posto in rifugio.
  • Vietato campeggiare e bivaccare sulla via normale, tranne in casi di emergenza.
  • Vietato pernottare all’Abri Vallot, il quale deve restare libero per i casi di emergenza.
  • Solo gli atleti con adeguato livello tecnico e fisico possono effettuare la salita/discesa in giornata dal fondovalle.
  • Vietato allontanarsi dalla via normale o dalla cresta Payot.

Altri vincoli

Chi intende salire al Monte Bianco ha l’obbligo di essere munito di attrezzatura adeguata e le cordate non possono superare il numero massimo di 3 componenti.

Vietato portare con sé materiale o oggetti inutili. Ad esempio, come abbiao visto negli ultimi anni cìè chi è salito con un vogatore o una bandiera gigante.

E poi ci sono regole volte alla tutela dell’ambiente. Come il divieto di campeggio, accensione fuochi, abbandono rifiuti, disturbo di fauna e flora, accesso con veicoli di qualsiasi tipo.

 

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Insomma, tutte misure per tutelare il Tetto d’Europa e per far fronte al sovraffollamento registrato negli ultimi anni sul Monte Bianco con aumento anche degli incidenti.

C’è chi storce il naso, perché l’istituzioni di regole, ovviamente, significa limitazione di libertà in montagna.

L’ORDINANZA

 

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