Ore 5:30: parte l’attacco alla vetta del Nanga Parbat

Il gruppo è arrivato intorno alle 16:30 al campo 4 a 7.200 metri, domattina si parte presto per cercare di scrivere una pagina importante della storia dell’alpinismo himalayano. Devono attraversare il Bacino Bazhin e poi risalire il trapezio sommitale

campo 4 nanga parbat

La foto postata da Igone su Facebook

campo 4 nanga

Campo 4 della spedizione invernale dello scorso anno

meteo nanga parbat

Il meteo dovrebbe tenere per un altro paio di giorni

 

Nanga Parbat: Alex Txikon dà notizie, e sono buone notizie. Il gruppo è arrivato a 7.200 metri, a campo 4. Questa la sua comunicazione con il campo base alle 18:30 di quest’oggi. Il gruppo è già nei sacchi a pelo, si è reidratato ed è a riposo. La velocità del vento è ottimale (5-10km/h, non di più). Se le condizioni dovessero mantenersi così, alle 5:30-6:00 circa (ora Pakistan) si muoveranno e tenteranno di raggiungere la vetta per poi ridiscendere quanto prima. Non vogliono iniziare prima, fanno sapere, per evitare le basse temperature estreme.

Il freddo è stato enorme, ma si sentono bene. Sono arrivati al c4 intorno alle 16:30 e subito si sono messi a lavoro per preparare e montare la tenda… domani è un gran giorno.

C’è tanta via da fare ancora, e tanto dislivello (circa 900 metri) per “violare” il Nanga Parbat in inverno. Ancora un paio di chilometri, il primo (più o meno) sul bacino Bazhin e poi, un altro, con una bella pendenza sul trapezio sommitale. Due tratti difficili, diversi. Il primo con occhio vigile sui crepacci, il secondo su terreno misto.

Insomma, sarà dura… dura per l’altitudine e lo sforzo prolungato (probabilmente tutta la giornata). Ma il gruppo sta bene ed è molto determinato a chiudere questa partita.

 

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