Pnalm, in 3 mesi i lupi aggrediscono 13 cani

PNALM Negli ultimi 3 mesi sono state registrate 13 predazione di lupo su cane. Gli eventi sono accaduti principalmente nel territorio del Comune di Pescasseroli e in alcuni casi in quello del Comune di Opi. Come riportato dai dati ufficiali, dei 13 cani predati, 12 erano in recinto e 1 libero in area aperta, tutti cani di proprietà e non randagi. Sette erano animali da compagnia e sei cani da guardia/lavoro.
Con il ripetersi nel tempo degli episodi, che sono stati tutti segnalati al Servizio di Sorveglianza per la richiesta di indennizzo dei danni, il Parco ha avviato una serie di servizi mirati, con biologi e Guardiaparco, per comprendere meglio l’entità del fenomeno e per rassicurare i cittadini, nei quali è via via aumentata la preoccupazione.
Per fortuna, siamo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise un territorio che da sempre convive con i lupi; storicamente un luogo strategico proprio per la conservazione e la salvezza della specie. Negli anni 70, infatti, grazie all’operazione S. Francesco, il PNALM, con la collaborazione del WWF, iniziò un grande lavoro di ricerca scientifica, conservazione e comunicazione, per aumentare le conoscenze sulla specie, per evitarne l’estinzione e per riabilitare la figura di questo animale da sempre considerato cattivo e aggressivo, vittima di pregiudizi originati da favole e da credenze popolari nonché dalle aggressioni al bestiame domestico. La figura del lupo come elemento nocivo della natura e pericoloso per l’uomo era quindi profondamente radicata nella nostra cultura.
Gli sforzi del Parco e delle associazioni ambientaliste vennero ripagati, il lupo ha progressivamente ricolonizzato nuove aree e la popolazione è tornata a crescere costantemente in Italia. Purtroppo però, dopo quasi 50 anni, il lupo fa ancora fatica a scrollarsi di dosso i pregiudizi. Continua ad essere dipinto come bestia famelica che aggredisce, un animale di cui avere paura della semplice presenza, altrimenti non si spiegherebbe perché ogni qualvolta ci sono danni da parte del lupo i titoli dei giornali sono sempre gli stessi: esagerati ed allarmistici e sembra improvvisamente di tornare indietro nel tempo, in una triste caccia alle streghe…
Oggi le conoscenze scientifiche sul lupo sono molto più vaste rispetto al passato. Si è compreso quanto sia importante il suo ruolo ecologico all’interno degli ecosistemi e questo dovrebbe, veramente, contribuire a mettere da parte l’irrazionalità e la rabbia, per lasciare spazio a consapevolezza ed equilibrio nei giudizi.
È ben noto, ad esempio, che il lupo essendo un predatore carnivoro non disdegna mai ogni fonte di cibo facile che può nutrirlo e sostentarlo, questa fonte a volte può essere rappresentata anche da cani, che siano essi da lavoro o da compagnia. Tali eventi si sono verificati più volte negli anni passati ma negli ultimi mesi questo fenomeno si è amplificato e ha messo, comprensibilmente, in allarme la popolazione.
Per affrontare al meglio la situazione è importante però attenersi ai fatti e alle conoscenze scientifiche, lasciando le “tifoserie”, spesso strumentali, che raramente portano a soluzioni concrete. Per parlare del fenomeno di questi ultimi 3 mesi il Parco, in accordo con il Comune di Pescasseroli, sta organizzando un incontro con la comunità locale, di cui a breve saranno forniti tutti i dettagli. Alla riunione parteciperà anche un esperto che conosce molto bene la situazione del lupo in Italia, per raccontare cosa succede in altri territori e le soluzioni che si stanno adottando. Con molta probabilità, grazie ad alcuni accorgimenti sarà possibile “costringere” i lupi a rivolgersi nuovamente alla predazione degli animali selvatici. Insieme ai tecnici del Parco e ad altri esperti esterni si condurrà anche un’analisi delle possibili cause che hanno determinato l’insorgenza del fenomeno.
Certo, questo rende necessario uno sforzo, talvolta non banale, da parte di tutti nel cambiare qualche abitudine. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗼̀ 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝟱𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲̀ 𝗳𝗮𝗺𝗼𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗱𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶. Una Natura selvaggia che purtroppo, nel mondo di oggi, va sempre più scomparendo, compromettendo la sopravvivenza stessa degli stessi esseri umani.
Pnalm

18 Commenti

  1. Rintrodurre animali carnivori nei nostri boschi e lasciarli senza guida come i lupi non è una cosa sensata, non siamo nel Medioevo e occuparsene e portargli da mangiare deve essere una buona motivazione per convivere con carnivori pericolosi.

    1. Ma è proprio portare da mangiare ad animali selvatici che li si rende poco o per nulla timorosi dell’uomo e dei centri abitati. Piuttosto è sensato ed efficace ricorrere all’arma biologica più efficiente, naturale e collaudata nei secoli dalle popolazioni autoctone, cioè dotarsi di buoni cani da guardianía, come il pastore abruzzese, addestrato a difendere e difendersi con intelligenza dal lupo e da quest’ultimo evitato. Naturalmente conta anche il numero oltre che il carattere e l’addestramento del pastore abruzzese.

      1. Non esiste cane o branco di cani..che può difendersi da un branco di lupi!!.. il lupo è nato per sopravvivere e difendersi da solo… mentre il cane no..

      2. Bravo Vito nei paesi civili dare da mangiare agli animali selvatici è un reato bisogna fare come i paesi scandinavi che ne ordinano l’abbattimento quando il soprannumero è eccessivo

  2. Il territorio è troppo cambiato, la presenza dell’uomo è aumentata enormemente x far sì che il lupo possa convivere, qui da noi Firenze è provincia sono tanti e hanno sbranato pecore, asini, un cane da pastore. Sono convinto che non attacchino l’uomo ma tutto il resto si

    1. È proprio il contrario esatto le campagne sono state abbandonate entrambe le persone che girano a piedi tra i monti dei cacciatori le montagne sono completamente disabilitate i boschi hanno preso il sopravvento sui terreni liberi e sono tornati gli animali dei Boschi Questa è l’unica storia vera altra storia è che la caccia è un elemento essenziale per l’ecosistema che siate d’accordo o meno così rimane che lo conferma all’ispra che è l’Istituto preposto allo studio di queste cose

  3. Ma non ho letto tutto.i sono fermato…articolo incongruente. Prima si parla del lupo visto male perché ammazza animali domestici…ma perché si dovrebbe trattarlo bene…se mi ammazza il cane di enti Rambo e non ne rimarrà uno. Poi l’articolo pasta a dire che si ey riusciti nell’intento di ripopolare il parco….si perché è in tema. Col fatto che noi utente del mm parco dobbiamo accettarlo…boh …buonaserata

  4. Qui qualcuno si è bevuto il cervello!
    Ma quali boschi e parchi? Ci sono branchi di lupi nelle campagne e nelle periferie delle città, la sera si è costretti a chiudere (blindare) tutti gli animali da cortile! …e i cani (che io considero pare della mia famiglia) che prima pernottavano nella loro cuccia, liberi di scorrazzare x il giardino, ora dormono in casa, perché lasciarli fuori vuol dire condannarli a morte.
    Quando vi rendete conto che il ripopolamento del lupo è una cagata pazzesca! Quando saranno migliaia, senza predatori naturali cosa farete?
    Deciderete di introdurre orsi? Per predare i lupi che dovevano predare i caprioli ed i cinghiali?
    Gli incidenti stradali con cinghiali e caprioli, in cui muoiono persone, sono all’ordine del giorno.
    Ora a provocare incidenti c’è anche il lupo, che pergiunta si sbrana i nostri pelosetti.
    Cari biologi lupofili, io vi ci mando con tutto il cuore, ….ma voi in fondo lo avete capito da soli dove dovete andare!……..

    1. Bravo Vito nei paesi civili dare da mangiare agli animali selvatici è un reato bisogna fare come i paesi scandinavi che ne ordinano l’abbattimento quando il soprannumero è eccessivo

    2. Bravo Gianni i lupi Censiti in Italia sono il numero più elevato di tutto ne abbiamo sensiti Oltre 3000 2005 la Spagna nei paesi scandinavi ce ne hanno circa 500 e ne hanno ordinato l’abbattimento almeno di 100 esemplari Quando arriveranno i lupi dell’est Perché prima o poi arriveranno perché non passano le dogane Che sono esattamente una volta e mezza questi ci saranno dei problemi anche di sicurezza abbiamo demonizzato per 70 anni la caccia demagogicamente Senza capire che la caccia è un elemento fondamentale per l’ecosistema questo dicono gli scienziati no gli ambientalisti da salotto le montagne l’agricoltura solo chi ci lavora capisce le regole naturali che esistono gli altri dovrebbero tacere

  5. Mi domando se l’articolista abbia dei cani.
    Così come mi domando se gli esperti chiamati a discutere del problema (perché problema è) abbiano pensato a come tutelare gli animali da compagnia che, da secoli, sono fedeli compagni dell’uomo.
    I video diffusi sulla stampa parlano di attacchi in branco, contro cani di solito legati e da soli: e una persona che rincasi a tarda sera potrebbe farne le spese, senza dubbio.
    Quindi, scusino, ma il problema è mal posto e le esigenze di tutela della comunità (animali inclusi) devono avere il sopravvento con politiche di contenimento e di respingimento: possibilmente non violente.

  6. I lupi come i cinghiali sono in crescita e non rischiano certo l’estinzione. Quando iniziano a predare animali domestici chiusi in recinto è un segnale d’allarme molto preoccupante da non sottovalutare. Qui non si tratta di galline cmq importanti ma di cani o gatti che non sono carne da macello per l’appetito dei lupi ! Sarei curioso di capire la soluzione proposta dal Parco e dagli animalisti stessi.

  7. I lupi come i cinghiali sono in crescita e non rischiano certo l’estinzione. Quando iniziano a predare animali domestici chiusi in recinto è un segnale d’allarme molto preoccupante da non sottovalutare. Qui non si tratta di galline cmq importanti ma di cani o gatti che non sono carne da macello per l’appetito dei lupi ! Sarei curioso di capire la soluzione proposta dal Parco e dagli animalisti stessi.

  8. C’è poco da fare, i lupi che si avvicinano ai centri abitati devono essere abbattuti subito. Devono avere paura dell’uomo e non devono avvicinarsi. È l’unico modo per salvaguardare la specie, altrimenti la gente in preda all’isteria ne chiederà lo sterminio.

  9. bello parlare della conservazione della specie ma no nel modo che facciamo noi portandogli da mangiare ma bensi’ introducendo selvaggina di cui nutrirsi cioe’ aiutando la profilazione della stessa va bene parlare finche’ non ci scappa il morto e magari prego Dio che non sia un bambino allora si che ci sarebbe di nuovo lo sterminio dei lupi

  10. bello parlare della conservazione della specie ma no nel modo che facciamo noi portandogli da mangiare ma bensi’ introducendo selvaggina di cui nutrirsi cioe’ aiutando la profilizzazione della stessa va bene parlare finche’ non ci scappa il morto e magari prego Dio che non sia un bambino allora si che ci sarebbe di nuovo lo sterminio dei lupi

  11. È vero, i lupi possono diventare animali pericolosi in alcune circostanze, ma perché non adottare un piano di contenimento tramite la sterilizzazione di alcuni esemplari, come si è progettato per le nutrie…o per cani e gatti (persino i maschi delle zanzare vengono sottoposti a un processo di sterilizzazione) e non si vieta invece la caccia a cervi, caprioli ecc…e i forestali che fine hanno fatto? Mi piacerebbe sapere quanto contano in tutta questa storia, invece, le lobby delle armi…

  12. Dagli con la lupofobia alla cappuccetto rosso, i lupi fanno meno danni dei cani randagi e dei cani domestici mal governati e sorvegliati che aggrediscono è sbranano persone e consimili come riportato più volte da stampa e TV. Ho incontrato più di una volta i lupi che mi hanno immediatamente evitato a differenza dei cani che mi hanno minacciato pericolosamente.

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