Soccorso Alpino, nuova sede operativa per la stazione di Bormio

Un’organizzazione logistica e operativa più efficiente per ridurre i tempi d’intervento. Inaugurata sabato scorso la nuova base, situata in località Alute, in una zona facilmente raggiungibile e in una posizione strategica

CNSAS 1

Una nuova sede operativa per la Stazione di Bormio della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), con un’organizzazione logistica e operativa più efficiente, per ridurre i tempi d’intervento e ottimizzare tutte le innumerevoli potenzialità che racchiude al proprio interno. Sabato scorso la nuova base, situata in località Alute, in una zona facilmente raggiungibile e in una posizione strategica, è stata inaugurata con successo. Invitati i Sindaci del Comprensorio, oltre a Bormio anche i Comuni Valdisotto, Valdidentro, Sondalo e Grosio, il rappresentante della Comunità Montana Alta Valtellina, il Comandante dei Carabinieri di Bormio e Sondalo, il Comandante della Guardia di Finanza e il Comandante del SAGF (Soccorso alpino Guardia di Finanza), la Polizia di Stato, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Valdisotto, il Corpo Forestale di Bormio, il Presidente della Protezione Civile e l’ANA Associazione Alpini, oltre alle Associazioni guide alpine di Bormio.

La cerimonia d’inaugurazione è cominciata alle ore 11:00, con la presentazione e l’introduzione da parte del capostazione, Luciano Ricetti, che ha sottolineato il grande lavoro di riorganizzazione della logistica svolto negli ultimi tempi per migliorare l’efficienza della nuova sede, che raggruppa tutti i comparti coinvolti in un intervento all’interno di un’area omogenea, accanto all’elibase. Severino Moranduzzo ha illustrato la fase di sviluppo e i passaggi principali che hanno portato a questo risultato e il contributo concreto fornito dagli enti che hanno sostenuto il progetto; Egidio Pedranzini ha raccontato la storia e l’evoluzione di tecniche e procedure dal 1954 a oggi, ricordando in che modo i primi soccorritori svolgessero gli interventi, in montagna e anche in valanga, senza il supporto dei mezzi di adesso, spesso con molto coraggio e poco altro, a volte persino con il recupero di oggetti come corde, ramponi, sonde e pezzi risalenti addirittura alla Grande Guerra: una breve ma coinvolgente cronologia della storia della “vecchia guardia”.

Il presidio capillare del territorio è uno dei punti di forza del Soccorso alpino: la struttura si articola in Delegazioni, che in genere coincidono con gli ambiti provinciali, e Stazioni, che rappresentano i nuclei fondamentali. La Stazione di Bormio è una delle più importanti in Italia, anche per l’estensione e per le caratteristiche del territorio, molto frequentato sia in estate, sia in inverno, con interventi impegnativi che richiedono competenze alpinistiche di alto livello. Fanno parte del gruppo 47 soccorritori iscritti, molti dei quali guide alpine, numerosi operatori di soccorso alpino (OSA), con una buona operatività tecnica, 7 unità cinofile, 4 tecnici di elisoccorso, 4 tecnici di soccorso alpino (TeSA) e 4 tecnici di ricerca: tutte le componenti più importanti sono rappresentate e operative.
Il momento più intenso di oggi è stato quello della consegna degli attestati di riconoscimento a ottanta soccorritori, in segno di gratitudine per l’attività svolta, alla presenza dei familiari; in particolare, sono stati ricordati Franco Rizzi, ex capostazione Bormio, ed Ernesto Villa, di Sondalo, scomparso la scorsa estate in un incidente d’auto. Il parroco, arciprete don Giuseppe Negri, ha infine benedetto la sede e regalato un crocifisso alla Stazione, un gesto simbolico che  sottolinea il ruolo costante svolto dai soccorritori a tutela dei cittadini e della comunità.
Foto: Juri Baruffaldi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio