Storico accordo Cop 15: area protetta il 30% della Terra entro il 2030

L'intesa prevede di stanziare 30 miliardi di dollari all'anno per aiutare i paesi in via di sviluppo nella tutela della natura, di risanare il 30% degli ecosistemi degradati e di dimezzare il rischio legato ai pesticidi

I paesi partecipanti alla Cop 15 della CBD in corso a Montreal hanno raggiunto un accordo storico per la protezione della biodiversità raggiunto. Lo ha annunciato il presidente del Summit delle Nazioni Unite, il ministro dell’Ambiente cinese Huang Runqiu.

Storica intesa

L’intesa prevede di rendere area protetta il 30% del territorio e dei mari al 2030, di stanziare 30 miliardi di dollari all’anno per aiutare i paesi in via di sviluppo nella tutela della natura, di risanare il 30% degli ecosistemi degradati e di dimezzare il rischio legato ai pesticidi.

Il presidente Federparchi Giampiero Sammuri È un accordo epocale che sottolinea il ruolo e l’importanza delle aree protette non solo per quanto riguarda la necessaria tutela della biodiversità, preziosa per la nostra sopravvivenza, ma anche  per il ruolo che i parchi svolgono e possono ulteriormente svolgere per il contrasto e l’adattamento ai mutamenti climatici e per il sostegno a politiche di sviluppo sostenibile. L’Italia non perda tempo, nel nostro Paese siamo già al 22% di superficie protetta a terra e l’obiettivo del 30%, con impegno e volontà politica, è a portata di mano. Per le aree marine protette, oggi al 16% di superficie tutelata, servirà uno sforzo aggiuntivo, ma anche qui è possibile  procedere speditamente. L’importante è crederci.

Pochi giorni fa, durante il summit, la forte denuncia del segretario generale dell’ONU Guterres intervenendo.

Stiamo facendo la guerra alla natura. La deforestazione e la desertificazione stanno creando terre desolate di ecosistemi un tempo fiorenti.
La nostra terra, l’acqua e l’aria sono avvelenate da sostanze chimiche e pesticidi e soffocate dalla plastica. La nostra dipendenza dai combustibili fossili ha fatto precipitare il nostro clima nel caos. La produzione e il consumo insostenibili stanno aumentando alle stelle le emissioni e degradando la nostra terra, il mare e l’aria.
Un terzo di tutta la terra è degradata, rendendo più difficile nutrire le popolazioni in crescita. Piante, mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, pesci e invertebrati sono tutti a rischio. Un milione di specie sono sull’orlo del baratro.

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Obiettivi

C’è necessità che ogni paese si impegni a preparare e attuare dei piani di ripristino della biodiversità, attraverso interventi di rinaturalizzazione e ricostruzione di ambenti naturali.

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