Un Capodanno diverso: è festa in una grotta

capodanno

Quattro coppie, (i maschi siamo appassionati della montagna), hanno deciso di trascorrere l’arrivo del nuovo anno, in modo diverso alle abitudini della maggior parte della persone. La scelta è stata una specie di grotta al di sotto di una trattoria.
La località… il Balzolo a Pennapiedimonte CH. L’angusto locale è stato riscaldato dal camino, per illuminazione poche luci fioche, molto accettata la mancanza di radio e televisione. La temperatura esterna segnalava un paio di gradi sottozero, quella interna dieci gradi. Il titolare che gestisce il bar ha preparato diverse pietanze, tutte sono state gradite… (affettati misti, pane di farro con olio, vellutata di ortica, pizza e foje, polenta con salsiccia di fegato, patate al forno aromatizzi e salsiccia, spezzatino con agnello – maiale e cardone). Questi erano gli ANTIPASTI. Con molta calma, il cenone è proseguito con i rigatoni conditi con il pesto all’ortica, l’agnello in umido al ginepro, la rognonata di agnello alla brace, l’insalata mista condita con olio e mosto cotto, le patate cucinate sotto la cenere e condite con olio-aceto – prezzemolo – erbe aromatiche. Il tutto innaffiato dal vino rosso Montepulciano, fermentato e di origine… casalingo. Per digerire, aspettando la mezzanotte, dove è obbligatorio mangiare come portafortuna la lenticchia con il cotechino, quasi al lume di candela, abbiamo pensato di giocare con le carte napoletane, scegliendo il sette e mezzo, il popolare gioco italiano. Non avendo la televisione che avvisava la mezzanotte, ci siamo arrangiati, fidandoci, del rumore di un razzo esploso nelle vicinanze, per brindare con lo spumante. Abbiamo aperto la porta di legno per godere lo spettacolo dei fuochi di artificio a perdita d’occhio sino al mare. Prima di salutarci, abbiamo gustato vari dolci rigidamente preparati in casa, frutta secca ed un ottimo digestivo, sempre di produzione casalinga, LA GENZIANA, le cui radici sono state acquistate in erboristeria. Le ore sono trascorse dialogando… SI’ UN’ABITUDINE ORMAI ABBANDONATA! Il dialogo, alla cui base ci deve essere l’ascolto, è un confronto di idee tra persone che si considerano amici. Alla fine, infreddoliti perché il camino non è stato più alimentato, siamo tornati alle nostre case.

>>> I LETTORI: Luciano Pellegrini 

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