Vaia, basta un Cube per far rinascere le foreste delle Dolomiti

L'idea eco-sostenibile della startup trentina dopo la tempesta Vaia del 2018: con l'acquisto di un Cube, realizzato dagli alberi distrutti, si contribuisce alla ripiantumazione

Vaia: la distruzione se la porta via l’ingegno dell’uomo. Vaia Cube è un’idea partorita dai tre co-fondatori della startup: Federico Stefani, Giuseppe Addamo e Paolo Milan.
A fine ottobre 2018 il Nord-Est Italia fu colpito da una tempesta che rase al suolo interi boschi in un territorio votato al turismo. E non solo.
Danni anche alla storica foresta degli Stradivari…
Forse son partiti proprio da questo gli ideatori della startup VAIA. Dalla musica della rinascita! E non poteva avere nome diverso, il futuro parte dal presente, il futuro si costruisce dalle emergenze. Vaia, la tempesta distruttrice; Vaia, i suoni della rinascita.

Musica per i boschi

A un gruppetto di giovani si è accesa la lampadina, e ha pensato di ideare un cube, di quelli tanto in voga negli ultmi tempi.

L’idea vincente nasce dal fatto che il nuovo è realizzato dal distrutto. Dalle foreste rase al suolo dalla tempesta. Alberi di larici, abete rosso che non hanno retto alla forza della natura ma che possono ancora raccontare, suonare, cantare…

 

 

Nasce così Vaia Cube

Quegli alberi rasi al suolo hanno ora un futuro. Hanno un suono, non più quello del vento. Il loro suono ora ha tanti suoni. E ciò anche grazie alle mani sapienti di un artigiano.

Già questo basterebbe. Già il fatto di sapere che quegli alberi rasi al suolo hanno un nuovo futuro basterebbe dinanzi a quella tragedia immane. Ma non è così. I ragazzi di Vaia non si sono limitati a cercare di recuperare dalla distruzione; no! Il loro intento è di dare input, evolutivo, è di ricreare ciò che è stato distrutto da un evento straordinario.
È così che nasce Vaia: un nuovo modo di creare oggetti senza depauperare materie prime, fornendo una risposta concreta alle conseguenze dei cambiamenti climatici.

Un’idea “naturalmente” vincente

L’idea vincente: realizzare con legno distrutto da Vaia degli amplifiatori naturali e dai proventi impiantare nuovi alberi. Un amplificatore venduto, un albero piantato!

VAIA Vogliamo recuperare gli alberi sradicati dalla tempesta trasformandoli in prodotti finiti. Tuttavia, a causa di una consistente presenza di tronchi squarciati, non potevamo costruire oggetti complessi e di grandi dimensioni.
Da qui ha origine il concept di Vaia: un cubo dalla forma regolare, semplice ed elegante. Ma non intendiamo fermarci qui: ciascun prodotto venduto rappresenta un albero che Vaia pianterà per dare nuova vita a boschi e foreste.

 

IL TEAM

 

Al di là del valore simbolico/ambientale, date un po’ di info tecniche sul cube di Vaia?

Giuseppe Addamo Il suono dello smartphone viene amplificato in modo totalmente naturale dal VAIA Cube grazie ai caratteristici “abeti di risonanza” con cui viene realizzato.
Quando si ascolta un contenuto attraverso il telefono a basso volume (diciamo il 25% del livello sonoro massimo potenziale), il suono viene amplificato da circa 48 dB (in base alla qualità audio del proprio apparecchio) fino a 52 dB.
A metà volume del volume potenziale del proprio device, VAIA Cube è capace di amplificare il suono da circa 52 dB a 62 dB. Infine quando si suona qualcosa a pieno volume, l’intensità di energetica sale da più di 58 dB fino a circa 70 dB.
In sostanza, il volume viene aumentato di un fattore di 10 per ogni 10 dB.

Specifiche tecnico-estetiche

Dimensioni: 10 x 10 x 10cm.
Dimensione fessura porta telefono: 8,6 x 1,2cm.
Design Vaia è un elemento di autentico design, concepito per il tuo tempo e i tuoi spazi. Non esiste un pezzo uguale all’altro perché ogni colpo d’ascia dato dall’artigiano incide un taglio che segue le naturali venature del legno, rievocando così la ferita della foresta.
Unico: Non esiste un pezzo uguale all’altro, ogni incisione segue le naturali venature del legno.
Eco-Friendly: Nato dagli alberi caduti nelle Dolomiti, la preziosa risorsa che senza Vaia andrebbe sprecata o dispersa.
Artigianale: Disegnato da Giorgio Leonardelli, Gabriele Motter e Alice Tonelli e realizzato a mano da esperti falegnami.
Musicale: Il larice e l’abete che compongono il cubo riproducono suoni caldi e profondi.

 

VAIA CUBE LA SCHEDA TECNICA

 

VAIA: oltre la tragedia

Ci siamo chiesti  E se produrre non significasse depauperare, bensì ripristinare le risorse naturali di un ecosistema?

 

Vaia: la distruzione del 2018

Vaia ha distrutto 42.500 ettari di foreste e ha abbattuto oltre nove milioni di metri cubi di legname.
Un evento meteorologico estremo che ha interessato il nord-est italiano (quasi essenzialmente l’area montana delle Dolomiti e delle Prealpi Venete) a seguito di una forte perturbazione di origine atlantica, che ha portato sulla regione, a partire dal 26 ottobre 2018 fino al 30 ottobre, nel quadro di una forte ondata di maltempo sull’Italia (interessando anche le vicine regioni di Svizzera, Austria e Slovenia), vento fortissimo e piogge persistenti.
Il fortissimo vento caldo di scirocco, soffiando tra i 100 e i 200 km/h per diverse ore, ha provocato lo schianto al suolo di milioni di alberi, con la conseguente distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste alpine di conifere, configurandosi dunque come un vero e proprio disastro naturale.

Danni

La stima definitiva dei danni in Friuli Venezia Giulia, secondo la protezione civile regionale, ammonta a 615 milioni di euro. In Veneto (la Regione più colpita) i danni sono stati valutati in 1 miliardo e 769 milioni di euro mentre le stime per il Trentino sono sui 250-300 milioni di euro e 85,4 milioni in Alto Adige. In Lombardia le stime sono sui 40 milioni di euro di danni.

Per quanto concerne le foreste, a causa del vento secondo le stime sono stati abbattuti 14 milioni di alberi (dato mai registrato in epoca recente in Italia) su una superficie di 41.000 ettari.

 

Paolo Milan, Federico Stegani e Giuseppe Addamo

Dopo questo dell’ottobre 2020, i prossimi step di ripiantumazione?

Paolo Milan Finora abbiamo raggiunto l’obiettivo di mettere a dimora 3.000 alberi nelle zone più colpite dalla tempesta Vaia, dalla Val di Fassa in Trentino alla Val di Zoldo in Veneto. L’emergenza sanitaria in corso ci ha rallentato purtroppo e diverse attività di ripiantumazione sono state posticipate. Confidiamo tuttavia di ripartire presto, coinvolgendo gli enti forestali competenti ed Etifor, partner VAIA nella ripiantumazione. L’obiettivo del 2021 è ancora più ambizioso: mettere a dimora 50.000 alberi.”
Vaia collabora con Etifor, una società che si occupa di offrire consulenza sia ad enti che ad aziende per supportarli in progetti legati alla gestione responsabile delle risorse naturali, agli investimenti sostenibili e allo sviluppo locale per migliorare le aree rurali.
Il tutto nel modo più trasparente possibile, rispettando gli standard fissati dalla Forest Stewarship Council. In questo modo non solo è garantita la buona gestione della riforestazione ma è anche possibile quantificare gli impatti positivi per la cattura e conservazione della Co2 e gli effetti positivi nella lotta contro il cambiamento climatico. È anche usufruire del servizio geolocalizzazione degli alberi messo a disposizione da Etifor, e quindi possibile rendere visibili e tracciabili le zone oggetto d’intervento, e si potrà seguire la crescita delle piante e il lungo processo che conduce al completo ripristino del territorio e di tutte le sue fasi intermedie a partire dalla pulizia e preparazione del terreno.

 

Vaia Day

Nei giorni scorsi si è svolto VAIA Day, giornata online per parlare di ambiente, futuro, resilienza, economia circolare, design e innovazione.

A 2 anni dalla tempesta

I tre co-fondatori della startup VAIA hanno incontrato online imprenditori, scienziati, designer e divulgatori scientifici per discutere dei temi cruciali dei nostri giorni e celebrare l’anniversario della nascita della startup che fa rivivere il legno della foresta colpita per trasformarlo in amplificatori naturali di design, avvalendosi della maestria degli artigiani delle Dolomiti.

 

Vaia
Il team di VAIA

 

Vaia Cube
Vaia Cube in vetrina su Mount Live

 

C’è un indotto per l’economia locale dalla vostra idea imprenditoriale: ci raccontate degli artigiani che li realizzano…

Federico Stefani L’attività di VAIA è fortemente orientata verso la generazione di benefici per le comunità locali, a partire dalle segherie e dalle falegnamerie. Uno dei nostri collaboratori più importanti nella produzione del VAIA Cube è il maestro artigiano Giorgio Leonardelli.
Falegname e designer di  altissimo livello, ha fatto del suo legame con il territorio e della sua passione per il legno il suo lavoro.
Si occupa di interior design e di allestimenti di mostre di cui è anche creatore e promotore. Sempre propositivo e appassionato, Giorgio è stato tra i primi a credere nel progetto VAIA e a sostenerci nella realizzazione del concept e poi nella produzione artigianale dei primi pezzi. L’idea di incidere il VAIA Cube con una “ferita” sempre unica è sua.

La ripiantumazione: step 2 anni

Un lungo percorso

La mission di Vaia è di poter risanare le foreste colpite e ridare un futuro a quei luoghi. Obiettivo 2021: 50.000 alberi; al momento, novembre 2020, si è al 21% dell’obiettivo.

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FB: therealvaia
IG: therealvaia
Sito: https://www.vaiawood.eu/

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