Verso il Parco Naturale del Monte Rosa

Presentato, durante una conferenza stampa, un progetto di istituzione del Parco Naturale del Monte Rosa. Il progetto “l’Auspicio Istituzione del Parco Naturale del Monte Rosa”, darà avvio ad una serie di azioni concrete, destinate a far crescere il sostegno al progetto Parco. In più partirà anche una apposita raccolta fondi.

Il Parco Naturale Monte Rosa

Il Monte Rosa, con le sue vette oltre i 4000 metri, domina il panorama delle Alpi occidentali con una presenza imponente e carica di storia. Sul versante valdostano, i comuni di Ayas, Gressoney-La-Trinité e Valtournenche ospitano uno dei patrimoni naturali e culturali più significativi del nostro arco alpino. Un patrimonio che merita protezione e valorizzazione. Da qui, l’auspicio di istituire un Parco Naturale Regionale del Monte Rosa, che unisca tutela ambientale, ricerca scientifica e nuove opportunità per il territorio.

Nel corso della Conferenza Stampa, è stato specificato che si vuol dare una prospettiva concreta, realistica di tutela e promozione delle risorse proprie del territorio.

Il perimetro inizialmente previsto dell’auspicato Parco naturale del Monte Rosa comprende il sito “IT1204220 – ZSC/ZPS Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa” della Rete europea Natura 2000 e l’area di interesse naturalistico (Ef1) individuata dal PRGC del Comune di Ayas, comprendente il Vallone di Nanaz per una estensione di 10.032 ha. Da considerare l’inserimento del Vallone di San Grato (Issime).

E si aggiunge: “Geologicamente, è un mosaico complesso e affascinante, con rocce metamorfiche variegate e le particolari formazioni calcaree delle Cime Bianche, considerate testimoni dell’antico oceano Tetide. Questo “museo a cielo aperto” ospita ambienti diversi, dai ghiacciai ai pascoli, con una flora ricca di endemismi e specie che raggiungono altitudini record, e una fauna che include specie protette come aquila reale, gipeto e stambecco.
La sua storia è segnata dagli insediamenti Walser, da antiche vie di comunicazione, dall’imponente acquedotto Ru Courtod e da passate attività minerarie”.

I promotori, si legge nel documento, ritengono che l’istituzione di un Parco Naturale Regionale in quest’area, rafforzerebbe la tutela della biodiversità in linea con le strategie europee. Porterebbe significativi vantaggi, tra cui la creazione di posti di lavoro qualificati e stabili, lo sviluppo del turismo sostenibile durante tutto l’anno e il recupero di pascoli e alpeggi storici. Inoltre, favorirebbe la ricerca, la divulgazione scientifica e la creazione di percorsi tematici ed ecomusei per valorizzare il patrimonio geologico e culturale.

LA PROPOSTA

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