Wielicki: A me non importa chi arriva in vetta al K2

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29 dicembre 2017: si parte. La spedizione polacca è pronta per il K2. Intanto emergono nuovi particolari su questa grande avventura alla seconda montagna del mondo non ancora salita – l’unica – in inverno. I polacchi porteranno 4 km di corda fissa, resteranno sulla montagna per 2 mesi, le temperature toccheranno i -40 gradi, avranno a che fare con jet stream terribili, non utilizzeranno ossigeno supplementare (le bombole non saranno utilizzate ma depositate a campo 3 per i casi di emergenza).

Al campo base ci sarà una troupe di National Geographic per girare un programma sulla spedizione dei polacchi.

Il capo spedizione Krzysztof Wielicki lavorerà in montagna, lo ha detto egli stesso nei giorni scorsi ma non farà parte del gruppo che tenterà la vetta.

A me non importa chi arriva in cima. L’importante è che almeno uno dei polacchi lasci un’impronta lì e che torniamo a casa. Ciò che conta è il successo della squadra. Adam Bielecki ha una grande capacità, Janusz Golab grande esperienza e Denis Urubko entrambe queste caratteristiche e in più la velocità.

Si va a piedi al cb. Nei giorni scorsi è già  partito il primo carico di attrezzature, circa 600 kg di roba. Un’altra metà circa partirà con loro. Gli elicotteri saranno utilizzati solo in caso di emergenza, se dovesse succedere qualcosa durante la spedizione.

polacchi k2

La strategia? Il piano è salire per la via Cesen e la cresta Abruzzi. Su sino al campo 4. E attendere la finestra di bel tempo. Incrociando le dita! Per avere successo, occorre un team ben acclimatato e almeno due giorni di bel tempo per tentare la vetta. Dal c4 partirà il team per la cima e una seconda squadra sarà  al campo 4 a sostenere gli altri durante la discesa e per aiutarli se dovesse essere necessario.

Della squadra fanno parte Adam Bielecki, Janusz Golab, Artur Malek. Dariusz Zaluski è uno dei fotografi più famosi e sarà della squadra. E poi Krzysztof Wranicz, Marek Chmielarski, Rafal Fronia, Marcin e Piotr Tomala Kaczkan. Tutti con esperienza in Himalaya. In un secondo momento si è aggiunto pure lui, Denis Urubko.

foto Wielicki: sport.pl

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