I Cammini italiani per la prima volta superano Santiago di Compostela
Il cammino di Santiago, si sa, è meta di tanti pellegrini, tanti scursionisti. Gli italiani non sono da meno. Anzi, dopo gli spagnoli, sono coloro che più percorrono il fantastico itinerario che codnuce alla Cattedrale. Ma c’è una novità. Italiani popolo di camminatori. Per la prima volta gli italiani hanno preferito i Cammini nostrani. Sono i risultati di un’analisi di Terre di Mezzo editore, presentati durante l’evento “Fa’ la cosa giusta! 2019”.
Sono 32.338 le persone che nel 2018 hanno chiesto credenziali per un percorso italiano, contro i 27mila italiani che hanno prediletto il Cammino iberico.
A farla da padrone è la Via Francigena (17.092 richieste), seguita dai cammini francescani (Via di Francesco e Di qui passò Francesco, 7.352), dalla Via degli Dei (3.800), dal Cammino di San Benedetto (2.106), dai Cammini francigeni di Sicilia (1.426) e dalla Via Romea Germanica (652).
Nel 2017 le richieste per i Cammini del Belpaese erano state 23.547. Un miracolo escursionistico.
I risultati del questionario on line si basano sulle risposte di 2.930 camminatori. È il primo sondaggio su un numero così elevato di persone interessate ai cammini ed è quindi possibile tracciare un loro identikit.
Sono in maggioranza uomini (57%), con un buon livello culturale: diplomati e laureati entrambi al 44%. Il 73% ha un impiego, come dipendente (49%) o libero professionista (18%).
Per ora i camminatori in Italia sono in maggioranza over 40: il 19,7% tra 41 e 50 anni, il 28,9% ha tra 51 e 60 anni, il 24,1% tra 61 e 70 anni.
Il 74% ha fatto più di un cammino, non solo in Italia. Vivono soprattutto nelle regioni del centro nord: 28% in Lombardia, 13% in Emilia, 11% in Veneto, 10% nel Lazio, 8% in Piemonte e 8% in Toscana.
È una minoranza (il 25%) quella che si mette in cammino per motivi religiosi, gli altri annoverano tra le motivazioni “per fare trekking” (52%), “per stare nella natura” (50%) o “per scoprire il territorio” (46%).
Moltissimi si cimentano nell’impresa nel periodo primaverile o estivo: i picchi si registrano a maggio (19% di chi ha risposto) e in agosto (21%).
fonte: Lo Scarpone