Soccorsi Nanga Parbat, Txikon salirà verso c3

AGGIORNAMENTO

Ultime news dallo staff di Nardi sulle operazioni di soccorso di ieri e su quelle preventivate per oggi:

Il volo di trasferimento di Alex Txikon, Ignacio De Zuloaga, Felix Criado e il Josep Sanchis e Rahmat Ullah Baig a un campo operativo tra C1 e C2, 4850m, ha consentito di effettuare una perlustrazione dell’area sulla parete Diamir interessata dalle ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard.

Con l’elicottero è stata esplorata la via Kinshofer nell’ipotesi che i due alpinisti, raggiunto il plateau sommitale, siano scesi da questo itinerario attrezzato sempre da corde fisse che rimangono da spedizione in spedizione. Si è quindi passati al bastione dello Sperone Mummery, dove Tom e Daniele avevano collocato campo 4, a circa 6000m, per poi scendere verso campo 3, 5700m, e a seguire verso campo 2, 5200m, fino ad atterrare al campo operativo dove è stato sbarcato il team spagnolo di Txikon e Rahmat. Dopo aver iniziato ad organizzare il campo, Alex Txikon e Felix Criado hanno avviato una ricognizione via terra lungo il ghiacciaio, in direzione di campo 2, che hanno raggiunto trovandolo sepolto da una valanga. Lì hanno recuperato alcuni effetti personali che i due alpinisti avevano lasciato. Txikon e Criado hanno poi proseguito verso campo 3 per qualche centinaio di metri, ma l’ora avanzata, la situazione della neve e il pericolo valanghe – incrementato dalla mancanza di vento e dall’esposizione del sole dei pendii – li ha fatti prendere la decisione di tornare indietro. Dopo un paio d’ore hanno raggiunto il loro campo. Durante questa ricognizione hanno iniziato ad utilizzare i droni per esplorare la zona circostante, ma non sono state individuate tracce di Daniele e Tom. Sono state fatte anche osservazioni visive con il potente telescopio di Alex Txikon, soprattutto nella parte alta dello Sperone, per individuare un segno della tenda di campo 4, senza alcun esito. Al rientro, si è proceduto ad un briefing telefonico tra Alex Txikon e il coordinamento delle attività di ricerca e soccorso per esaminare le attività svolte e condividere le impressioni maturate sul terreno durante la giornata, anche al fine di stabilire il programma di oggi, che è stato condiviso anche con i familiari di Nardi e Ballard e con l’ambasciatore italiano a Islamabad. L’obiettivo odierno è una ricognizione alpinistica fino a campo 3 da parte di Alex Txikon, Felix Criado, Ali Sadpara e Rahmat Ullah Baig. Con loro si porteranno un drone per le ricognizioni fuori dalla traccia.

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Il report dello staff di Nardi sulle operazioni di recupero.

Il sole sta calando sul Nanga Parbat ed è il momento di tirare le somme della giornata.
Vi riportiamo di seguito il report ufficiale dell’aeronautica pakistana sull’operazione svolta con gli elicotteri:
“Due elicotteri Écureuil B3s dell’Aviazione pakistana sono decollati da Skardu alle 11 in condizioni meteo decisamente complicate. Fortunatamente il tempo si è rivelato migliore al di fuori della valle di Skardu. Gli elicotteri hanno fatto tappa a Jaglot prima di atterrare al Nanga Parbat. Il meteo da quel momento si è mantenuto buono nella zona. Durante l’arrivo al Nanga, i due elicotteri sono saliti a campo 1 rimanendo 10 minuti in quota per perlustrare alla ricerca di un punto di atterraggio a campo 1. Poi sono atterrati al campo base dove facendo scendere a terra il team spagnolo. I due elicotteri hanno quindi prelevato Alex Txikon and Rehmat Ullah Baig dal campo base riportandoli a campo 1. Dal momento che Ramat era con Daniele e Tom nelle fasi iniziali della spedizione, è stato in grado di indicare la via esatta sullo sperone Mummery ad Alex e ai piloti. È stata effettuata una prima ricognizione aerea di circa 50 minuti con Alex a bordo. Dopodichè sono saliti a 7100 metri per poi scendere a C1. Sfortunatamente non è stato notato nessun segno dei due alpinisti né del loro campo. Alex Txikon è stato infine lasciato a C1 prima di ridiscendere al campo base e fare ritorno a Skardu”. Il team di Alex ha installato un campo operativo tra i campi alpinistici 1 e 2. Qui l’ingegnere alpinista Ignacio de Zuloaga ha iniziato a preparare i droni che andranno a perlustrare la zona dello Sperone in maniera dettagliata. Nel mentre Txikon insieme a un altro alpinista ha raggiunto campo 2 a quota 4850 per una prima perlustrazione via terra verso campo 3, per poi ridiscendere al campo operativo.

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