A Krzysztof Wielicki il Piolet d’Or alla Carriera 2019

Annunciato il Piolet d’Or alla Carriera 2019. La cerimonia si terrà, come lo scorso anno in Polonia nell’ambito del Ladek Mountain Festival (19-22 settembre). Il premio va a Krzysztof Wielicki.

Nato nel gennaio del 1950, Krzysztof Wielicki rimane uno dei più importanti alpinisti dell’età d’oro del himalayaismo polacco. Ha iniziato a scalare quando aveva 20 anni, durante i suoi anni di studio in  ingegneria elettrica. In comune con la maggior parte degli alpinisti polacchi di quel periodo, Wielicki ha progredito costantemente sulla sua strada verso le grandi vette dell’Himalaya-Karakorum. Ha anche scalato su Alpi e Dolomiti, dove ha fatto la prima salita di un giorno del percorso franco-italiana di Punta Tissi.
Nel 1974 si è laureato nel Caucaso, dove in questo e l’anno successivo ha arrampicato su percorsi difficili  Dych-tau, Krumkol e Koshtan-tau. Nel 1970 i polacchi erano molto attivi in High Hindu Kush in Afghanistan, così non sorprende che la prima esperienza di Wielicki delle alte quote ha avuto luogo lì. Nel 1977, come membro del Wroclaw Mountain Club Expedition a 7,116m Koh-e-Shakaur. Nel 1978 al Pamir  su Pik Communism e Korzhenevskaya.

Nel 1979 ha fatto la sua prima visita al Himalaya. Il 17 febbraio del 1980, Leszek Cichy e Wielicki hanno raggiunto la vetta dell’Everest, aprendo così un nuovo capitolo per l’alpinismo, le prime invernali.

Nel 1986 in piedi sulla vetta del Kangchenjunga insieme a Jerzy Kukuczka e il 31 dicembre, 1988 sul Lhotse da solo. Il 14 luglio, 1984, ha fatto la prima salita e discesa in un giorno di un Ottomila, sul Broad Peak. Nello stesso anno ha salito, per una nuova via, il Manaslu.

Inarrestabile. Nel 1990 sulla parete est del Dhaulagiri, raggiungendo la cresta nord-est a 7,800m. Nel 1996 da solo la salita per la Kinshofer sul Nanga Parbat. Poi il k2. È stata la quinta persona ad aver scalato tutti i 14 Ottomila.
Ha condotto numerose spedizioni, compresi due tentativi falliti sul K2. E ‘membro dell’Explorers Club, è stato presentato nel 2001 con il Lowell Thomas Award per l’alpinismo, e nel 2018, insieme a Reinhold Messner, ha ricevuto il prestigioso premio per lo sport Principessa delle Asturie.

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