Abruzzo, nuovo raid di orsi nei pollai: scatta la protesta
Un comitato cittadino ha interpellato il Prefetto de L’Aquila per affrontare e risolvere un problema che va avanti da due anni. Chiedono che tutti gli orsi siano muniti di radiocollare e riportati all’interno delle aree protette, lontano dai centri abitati
Nuova incursione di un orso marsicano in due pollai in Abruzzo. Zona Pettorano sul Gizio e Sulmona (zona case Di Pietro). Ne hanno fatto le spese polli e conigli: molti uccisi, altri dispersi. Uno dei due pollai appartiene al presidente del comitato cittadino, Domenico Ventresca, che ha annunciato di voler scrivere al Prefetto dell’Aquila per risolvere il problema. Non solo Trentino, quindi. Cittadini e comitati, quindi, si mobilitano anche in Abruzzo. Chiedendo risposte specifiche. Ventresca ha avviato da due anni una battaglia per limitare tali incursioni.
I carabinieri di Pettorano sul Gizio e il corpo forestale di Sulmona ritengono che nella zona ci siano cinque orsi, di cui uno, di nome ‘Peppina’, con radiocollare.
“A nome di tutti i cittadini che hanno ricevuto danni da due anni a questa parte, e ne sono più di una cinquantina – afferma Ventresca – scriverò immediatamente al Prefetto de L’Aquila affinché riunisca il comitato di sicurezza e sorveglianza, al fine di ristabilire una situazione che si va facendo sempre più pericolosa per i cittadini e per gli orsi stessi. Vogliamo che tutti gli orsi siano muniti di radiocollare e riportati all’interno delle aree protette, lontano dai centri abitati”.
Stando ad alcune segnalazioni un orso è stato avvistato nei giorni scorsi anche alle porte del centro di Sulmona.