Alpinisti in un crepaccio su Ghiacciaio dei Forni, un morto

Un alpinista tedesco deceduto e altri due recuperati dai soccorritori in gravi condizioni in fondo a un crepaccio sul ghiacciaio dei Forni. E’ il pesante bilancio di un incidente in montagna avvenuto nel primo pomeriggio di oggi in Alta Valtellina, nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio), a circa 3000 metri di quota. In queste ore, intanto, è in corso l’intervento per mettere in salvo un gruppo di altri 14 alpinisti, sempre di nazionalità tedesca, in difficoltà sotto la Cima Cadini, nei pressi del ghiacciaio.

Una delle cordate, quella di cui facevano parte la vittima e i due feriti gravi ora ricoverati all’ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio), è precipitata in un crepaccio. Gli altri, invece, sarebbero tutti illesi, ma bloccati ad alta quota dalla bufera di neve e vento. Sul posto stanno operando dalle 13.30 il Cnsas Soccorso Alpino, l’elisoccorso da Bergamo e da Bolzano, unitamente ai militari del Sagf della Guardia di Finanza di Bormio (Sondrio).

il comunicato del Soccorso Alpino:

Recuperati gli alpinisti tedeschi, di Stoccarda, soccorsi oggi sotto Cima Cadini, quota 3100 metri nella zona del ghiacciaio dei Forni. Una donna del 1964, LDME le iniziali, ha perso la vita, feriti altri due uomini che erano in cordata con lei. Gli alpinisti erano alloggiati al rifugio Branca e stavano partecipando a un corso su ghiaccio, quando i tre sono precipitati; è accaduto poco prima delle 12:30. Due persone si sono staccate dal gruppo e sono scese al rifugio per chiedere aiuto e chiamare il 112, dal momento che in quota non c’era copertura telefonica. La dinamica esatta dell’incidente è al l’esame della Guardia di finanza. L’elicottero decollato da Bolzano, non appena le condizioni meteo lo hanno consentito (sul posto imperversava il maltempo) ha recuperato i due feriti e li ha portati all’ospedale di Sondalo; l’elicottero di Bergamo, a rotazione, ha riportato al rifugio gli altri alpinisti. Dopo la constatazione del decesso, il corpo della donna è stato portato all’eliporto di Bormio, a disposizione delle autorità. 

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