Anna Tybor tenta l’impresa storica: con gli sci Dhaulagiri e Nanga Parbat

Nuovo capitolo del progetto della polacca "Dream Line": nessuna donna al mondo è mai riuscita a realizzare prima tale impresa, oltre che nessuna polacca

Anna Tybor al Dhaulagiri e al Nanga Parbat con un progetto ambizioso. La 33enne scialpinista polacca continua nel suo progetto “DreamLine” gunto all’edizione 2024. Ovvero, tentare le scalate di  Dhaulagiri (8.167 mt) in Nepal, e Nanga Parbat (8.126 mt) in Pakistan, senza l’ausilio di ossigeno supplementare e poi scendere con gli sci; cosa che nessuna donna al mondo è mai riuscita a realizzare prima oltre che nessuna polacca.

Anna Tybor è già in Nepal ed è alle prese con il trekking di avvicinamento al Dhaulagiri.

Promette di essere un’altra avventura affascinante, anche se i progetti sono ambiziosi…

Per Anna Tybor si tratta della terza spedizione nell’ambito del progetto DreamLine. Con la polacca ci saranno Tom Lafaille ( ha scalato il Broad Peak nel 2023 con la polacca), e il fotografo-soccorritore Jan Korlatowicz (solo sul Nanga Parbat). La spedizione, come da programma, dovrebe concludersi agli inizi di luglio.

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Chi è Anna Tybor

Nel suo curriculum le discese di due Ottomila: Manaslu (2021) e il Broad Peak (2023), senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Ha partecipato ai campionati mondiali di scialpinismo e a gare estreme della stessa disciplina, come la Pierra Menta, il Trofeo Mezzalama, l’Adamello Ski Raid. Ai campionati europei e in Coppa del Mondo si è posizionata al 5° posto in classifica. In Polomia l’ha fatta da padrone vincendo cinque volte il campionato nazionale.
In lei c’è un po’ di Italia, ha vissuto, infatti, per diversi anni a Livigno (Sondrio), dove ha lavorato per il Soccorso Alpino. Attualmente vive a Chamonix.
A 13 anni ha iniziato la sua avventura agonistica nello sci-alpinismo. Già a quel tempo ha vinto la prima Coppa di Polonia, e per diversi anni è stata Campionessa Polacca. Per tanti anni membro della squadra Nazionale Polacca e ha partecipato numerose volte ai campionati mondiali, europei ed alla Coppa del mondo.Oltre allo sci alpinismo, è appassionata di arrampicata. Negli ultimi anni ha preso parte anche a spedizioni di alpinismo. Ho scalato in Georgia il picco Kazbek (5034m.), Pik Lenin (7134m), monte Elbrus (5600 m).
Ad ispirarla? Wanda Rutkiewicz, la prima donna al mondo a raggiungere la vetta del K2 (senza ossigeno, nel 1986) e Anna Czerwinska, la prima polacca a fare le Seven Summits, le sette cime più alte dei sette continenti.

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