Annapurna, Adam Bielecki e Mariusz Hatala in Cile per acclimatarsi

I due polacchi sono sulle Ande e hanno già scalato una montagna di quasi 5 mila metri. Ora vogliono salire l'Oyos del Salado. Poi in Nepal per ritentare di aprire in stile alpino (insieme anche a Felix Berg) una nuova via sulla parete nord-ovest

È iniziata la pre-spedizione Annapurna 2023 per l’alpinista polacco Adam Bielecki che questa primavera tornerà sulla parete nord-ovest della 10^ montagna più alta della Terra.

Non ho finito con gli Ottomila…

Questo disse lo scorso mese quando annunciò questa nuova spedizione. Ora è partito, anche se dall’altro capo del mondo. Sulle Ande cilene. Lì dove si acclimaterà.

L’obiettivo è chiaro, un nuovo percorso sull’Ottomila con una piccola squadra e in puro stile alpino!

Con lui in questa fase di pre-acclimatazione c’è il polacco Mariusz Hatala. Poi si aggregherà il tedesco Felix Berg.

Ieri i due hanno scalato il Siete Hermanas, montagna di 4800 mt. La loro destinazione principale sarà, in particolare, l’Ojos del Salado (6.893 mt), il vulcano più alto della Terra, situato sulla linea di confine tra Argentina e Cile. Questo perché, come ben sa Adam Bielecki, acclimatarsi sull’Annapurna è difficile e pericoloso, e ritiene che nelle Ande saranno in grado di realizzare questa preparazione chiave nel modo migliore.
Resteranno in Cile per circa due settimane. A fine mese rientreranno in Polonia, giusto il tempo per preparare zaini e quant’altro e… via per il Nepal!

Tentativi precedenti

Bielecki è già stato con Berg in Himalaya con l’obiettivo di aprire una nuova via su quella parete. Due volte. L’ultima nel 2019. Fallirono a causa del maltempo: non riuscirono nemmeno ad acclimatarsi come dovuto sul Langtang Lirung.

Nella primavera 2017 Bielecki e Berg erano con lo scozzese Rick Allen. Il loro obiettivo primario era una nuova via sulla Nord del Cho Oyu, ma ebbero problemi con i visti per il Tibet e ripiegarono sull’Annapurna. Si acclimatarono sul Tilicho Peak. Il tentativo sull’Annapurna si femò a 6.700 metri a causa del maltempo.

La spedizione

Non ci sono troppi dettagli su questa spedizione, anche se è chiaro che cercheranno di completare il percorso che hanno già iniziato sei anni fa e che lo faranno mantenendo la loro filosofia e i loro valori: in uno stile leggero, senza ossigeno o aiuto degli sherpa d’alta quota.

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