Annapurna, spedizioni preparano attacco alla vetta

Nei prossimi giorni il tempo dovrebbe migliorare. Intanto i corpi di Samuli Mansikka e Pebma Sherma, morti la scorsa settimana, non sono stati ritrovati: probabilmente rimarranno per sempre sulla montagna

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I corpi di Samuli Mansikka e Pebma Sherma rimarranno sull’Annapurna. Probabilmente per sempre. L’operazione di recupero dei loro corpi, causa anche il maltempo, non è andata a buon fine. Intanto la squadra di cui facevano parte – Dreamers Destination Expedition – ha abbandonato il Campo Base diretti a Kathmandu; sono stati i primi a salire in questa primavera sugli 8091 metri dell’Annapurna. Ma al campo base ci sono altre squadre in attesa del bel tempo per attaccare la vetta. Sinora il maltempo ha fermato ogni progresso sulla montagna per circa una settimana, ma le condizioni stanno migliorando. Un paio di squadre si sono ben acclimatate e nei prossimi giorni saliranno. Altri alpinisti sono appena arrivati ​​a CB e hanno iniziato l’acclimatazione.
Poi vi è la spedizione internazionale: il canadese Al Hancock e l’americano Alexander Barber sono parte della spedizione internazionale composta da membri provenienti dalla Cina (la climber femminile Luo Jing), Spagna, Giappone e guide Sherpa dal Nepal. Ieri hanno iniziato la salita dopo essere stati fermi per una settimana al campo base. L’americano Barber ha fatto sapere che sono arrivati al C1 la notte scorsa: “Abbiamo apprezzato il bel tempo al mattino, poi nel pomeriggio ha iniziato a nevicare leggermente. Il percorso per il C1 – dice – è di una certa distanza dal campo base ed ha qualche arrampicata piacevole. La recente nevicata ha reso faticoso alcuni tratti della salita. Spero il tempo tenga per salire al Campo 2”.

 

Poi c’è la squadra di Carlos Soria che è partito dal campo base lo scorso 25 marzo ma poi, causa maltempo, ha deciso di tornare indietro da C1. Ed anche Chris Jensen Burke e Lakpa Sherpa hanno rinviato l’attacco alla vetta: “Con il deterioramento del tempo e della situazione in montagna negli ultimi giorni stiamo rimandando il nostro attacco in attesa di una finestra di bel tempo. Siamo pronti a muoverci”.

Infine sull’Annapurna c’era lo scalatore norvegese Tore Sunde Rasmussen che è arrivato sino al C2 ma ha dovuto abbandonare la spedizione a causa di motivi di salute, anche se non legati alla quota. E’ tornato a Kathmandu dal 29 marzo.

 

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