Antartide, allarme per uno dei ghiacciai più grandi del pianeta

L'allarme giunge nel giorno in cui l'Onu certifica la nuova temperatura massima al Polo Nord (38 gradi Celsius)

Allarme in Antartide per il ghiacciaio Thwaites, un colosso grande quanto la Gran Bretagna.

Gli scienziati dicono che se si sciogliesse completamente, alzerebbe da solo il livello degli oceani di 65 centimetri. L’allarme arriva nel giorno in cui l’Onu certifica una nuova temperatura massima nell’Artide confermando il record di 38 gradi Celsius registrato l’anno scorso in Siberia. E ora dall’altro polo del pianeta arriva un altro allarme.

L’allarme degli scienziati

Per gli scienziati nei prossimi cinque o dieci anni potrebbero avvenire cambiamenti drammatici. Ricercatori statunitensi e britannici sono impegnati da alcuni anni in un intenso programma di studio sul Thwaites a causa del suo tasso di fusione che sta già scaricando 50 miliardi di tonnellate di ghiaccio nell’oceano ogni anno.

Oggi questo scioglimento ha un impatto limitato sul livello globale dei mari, ma c’è abbastanza ghiaccio nel bacino di drenaggio del ghiacciaio per aumentare l’altezza degli oceani di ben 65 centimetri, se dovesse sciogliersi completamente.

Il team di scienziati della National Science Foundation (NSF) e del United Kingdom’s Natural Environment Research Council (NERC) afferma che il Thwaites sta rispondendo in modo davvero molto rapido a un mondo che si sta riscaldando.

Ci sarà un cambiamento drammatico nella parte frontale del ghiacciaio, probabilmente in meno di un decennio. Sia gli studi pubblicati che quelli non pubblicati puntano in questa direzione.

Thwaites è un colosso e la sua velocità di scioglimento è raddoppiata negli ultimi 30 anni.

Le cause

Le cause? Si tratta del risultato dell’acqua calda dell’oceano che passa sotto – e scioglie – il fronte galleggiante di Thwaites, la piattaforma di ghiaccio, come viene chiamata. L’acqua calda sta assottigliando e indebolendo il ghiaccio. Secondo i ricercatori si staccherà dalla dorsale nei prossimi anni, il che la destabilizzerà. E anche se rimanesse attaccata, il continuo sviluppo di fratture probabilmente romperà comunque il ghiacciaio.

 

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