Benvenuti in Aspromonte

Il nuovo spot del Parco nazionale calabrese. Scopriamo questa meraviglia del Belpaese...

“Benvenuti in Aspromonte”. Il nuovo spot realizzato dal regista calabrese Francesco Pileggi, un racconto poetico per “visioni” del Parco dell’Aspromonte, con una narrazione piena di metafore che coinvolge i luoghi più leggendari della montagna “lucente”.

Parco Aspromonte

 

È stato presentato pochi giorni fa nella splendida cornice di palazzo Mesiani, a Bova, il nuovo video promozionale del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

 

 

Geoparco Unesco

Ricordiamo che pochi mesi fa l’Aspromonte è entrato nella rete mondiale dei Geoparchi Unesco. E sono proprio gli elementi caratterizzanti del Geoparco a rendere unico e particolare il video, che accompagna il pubblico in un viaggio originale con i luoghi e la natura tramutati come attori protagonisti di uno spettacolo magnifico qual è l’Aspromonte.

Il regista

Francesco Pileggi, regista video e di teatro, costantemente impegnato nella realizzazione di documentari, cortometraggi e spot istituzionali, ha scelto per questo innovativo contenuto di non utilizzare droni privilegiando una visione da “terra”, oltre che per una scelta ambientalistica, anche per offrire agli spettatori un punto di vista ancor più coinvolgente.

 

IL PARCO

Storia

L’attuale parco deriva dalla sezione aspromontana (che si estendeva per circa 3000 ettari) del Parco Nazionale della Calabria (il quale esistette dal 1968 al 2002). Fin dal 1979 si discusse riguardo alla possibile creazione, nel territorio aspromontano, di un Parco Nazionale distinto da quello della Calabria, cosa che avvenne nel 1989 con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Aspromonte che è quindi il 6º parco nazionale ad essere stato istituito in Italia.

A seguito della Legge Quadro sulle Aree Protette (6 dicembre 1991) venne prevista la perimetrazione del parco, definita nel 1994 (che considerava un territorio di circa 76000 ettari) nonché la suddivisione in zone. Una successiva perimetrazione portò le dimensioni del Parco Nazionale dell’Aspromonte agli attuali 64.153 ettari, facendogli così perdere il primato di parco interamente calabrese più esteso della regione, in favore del Parco nazionale della Sila.

Etimologia

Il nome Aspromonte ha due possibili etimologie. Oltre al significato ovvio di “monte aspro” che ne descriverebbe la morfologia, un’altra possibilità è il significato di “monte bianco”, dal termine grecanico aspro, che significa bianco. Alle sue pendici è insediata l’ultima comunità dei parlanti di lingua grecanica, un’antica lingua che deriverebbe dal greco antico o dal greco bizantino, per cui entrambe le etimologie sono verosimili.

Territorio

L’Aspromonte è un massiccio montuoso facente parte del complesso denominato Alpi meridionali o Alpi calabresi. Il complesso geologico basale di questa formazione, originatosi nell’arco di un periodo che va dal precambriano fino a quasi tutto il Paleozoico, è prevalentemente composto da rocce ignee (graniti) e metamorfiche (gneiss e scisti) ed ha un’origine più antica rispetto all’Appennino.

La morfologia del territorio è piuttosto frastagliata, fatta eccezione per la sommità, il cui profilo è addolcito dalla natura scistosa. Il complesso ha una forma conico-piramidale, con un rilievo centrale, il Montalto, di 1956 m, da cui si diramano più creste intervallate a valli profonde.

L’idrografia è caratterizzata dalle fiumare. Si tratta di corsi d’acqua brevi, a regime torrentizio. Con la diminuzione delle precipitazioni, in primavera, la portata si riduce progressivamente fino ad esaurirsi del tutto, cosicché, nel periodo estivo e autunnale, le fiumare sono completamente in secca.

Comuni

Il Parco è compreso nel territorio dei seguenti 37 comuni, tutti in provincia di Reggio Calabria:

Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palizzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Sant’Agata del Bianco, Santa Cristina d’Aspromonte, Samo, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti, Varapodio.

Flora

La flora dell’Aspromonte è caratterizzata da una spiccata eterogeneità come risultante della bassa latitudine, della prossimità del mare e del gradiente di altitudine. Differenziazione della vegetazione si riscontra inoltre fra i versanti tirrenico e ionico.

Fauna

Fra i mammiferi presenti nel parco si segnalano il lupo (Canis lupus italicus), presente nella parte centro-orientale del massiccio, il cinghiale (Sus scrofa), l’elusivo gatto selvatico (Felis silvestris), la martora (Martes martes), il tasso (Meles meles), la volpe (Vulpes vulpes), la faina (Martes foina), la donnola (Mustela nivalis), la lontra (Lutra lutra), diffusa nelle valli fluviali, il ghiro (Glis glis), il driomio (Dryomys nitedula), roditore simile al ghiro, presente oltreché in Calabria anche sulle Alpi orientali, e lo scoiattolo nero meridionale (Sciurus meridionalis), sottospecie che differisce dalle popolazioni settentrionali per la colorazione della pellicciache è nera anziché rossa o marrone. Alla fine del 2011, sono stati reintrodotti 75 esemplari della sottospecie italica di capriolo, una specie assente da questo territorio da circa un secolo.

Molto ricca l’avifauna con numerose specie di uccelli rapaci tra cui l’aquila del Bonelli (Aquila fasciata), quasi estinta nel resto d’Italia e presente nel parco con due coppie, l’aquila reale (Aquila chrysaetos), ritornata recentemente a nidificare nel parco, e altre specie più comuni quali lo sparviero (Accipiter nisus), l’astore (Accipiter gentilis), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), la poiana (Buteo buteo) e il biancone (Circaetus gallicus). Tra i rapaci notturni vanno segnalati il gufo reale (Bubo bubo), il più grande rapace notturno europeo, l’allocco (Strix aluco) e il barbagianni (Tyto alba). Altri uccelli presenti sono la rara coturnice (Alectoris graeca) ed il picchio nero (Dryocopus martius).

Tra i rettili presenti vi sono la vipera dell’Hugyi (Vipera aspis hugyi), sottospecie che si caratterizza per la livrea grigia percorsa da una fascia bruna disposta a zig-zag, il cervone (Elaphe quatuorlineata) e la biscia d’acqua o natrice dal collare (Natrix natrix), presente lungo i corsi d’acqua. Gli anfibi sono rappresentati dalla salamandra pezzata (Salamandra salamandra), dall’endemica salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata ), dall’ululone dal ventre giallo (Bombina variegata) e dalla raganella (Hyla arborea). Nei corsi d’acqua del parco vive inoltre la trota fario (Salmo trutta fario). Tra le specie più significative dell’entomofaunameritano infine una menzione il cerambice delle querce (Cerambyx cerdo), la rosalia delle Alpi (Rosalia alpina) e lo scarabeo rinoceronte (Oryctes nasicornis).

 

Turismo

Borghi antichi

I borghi del Parco: Bova, Gerace, Mammola e San Giorgio Morgeto vantano una storia antichissima e meritano una visita particolare in quanto suscitano grandi interessi. I borghi antichi offrono ai visitatori notevole interesse storico, culturale ed artistico ricco di testimonianze e reperti di varie epoche (Magna Grecia, romana, medievale e rinascimentale), conservano tutto il fascino del passato. Nel corso dell’anno numerose sono le feste religiose che rappresentano la storia e le tradizioni, molte sono le manifestazioni culturali e numerose sono le sagre di prodotti tipici locali.

Centri Visita
I Centri Visita del Parco di Bagaladi, Bova, Gerace e Mammola sono ubicati nei centri abitati, mentre quelle di Africo, Cittanova, Delianuova, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Oppido Mamertina e Santo Stefano in A., sono posizionate in località montane (per informazioni è consigliabile prendere appuntamento con la sede del Parco).
Le aree tematiche dei dieci Comuni del Parco sono:
  • Bagaladi: Storia dell’olio d’oliva;
  • Bova: Minoranze linguistiche;
  • Gerace: Aspetti storici-culturali e archeologici della Magna Grecia;
  • Mammola: L’archeologia industriale del Parco legata all’impiego dell’Acqua;
  • Africo (località Carrà): L’opera di Umberto Zanotti Bianco;
  • Cittanova (località Zomaro): Flora del Parco e Banca del seme;
  • Delianuova (località Carmelia): La fauna del Parco;
  • Sant’Eufemia d’Aspromonte (località Villaggio De Leo): Centro Ecologico Aspromontano;
  • Oppido Mamertina (località Stoccato): Foresteria del Parco;
  • Santo Stefano in A. (località Cucullaro): Osservatorio per la biodiversità – Fauna del Parco.
Sentieri naturalistici

Il territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte è attraversato da numerosi sentieri, alcuni dei quali adatti a percorsi in bicicletta o a cavallo.

  • Sentiero dei Greci: (Comune di Mammola) – Mammola-Fiume Torbido-Passo Sella-Santuario di San Nicodemo-Passo della Limina.
  • Cascata di Salino o Schioppo di Salino: (Comune di Mammola) – Mammola – Fiume Torbido – Torrente Salino.
  • Monte Sant’Elia: (Comune di Mammola) – ad anello – Mammola – Fiume Torbido- Zimbi – Piani di Canolo – Monte Sant’Elia – Strada Castania -Piani di Frolimo- Coraca- Mammola.
  • Geosito Miniera Macariace-Santuario San Nicodemo: (Comune di Mammola) – ad anello – Mammola-Miniera Macariace-Marvelli- Abeto incrocio Sentiero dei Greci-Santuario San Nicodemo- Passo Sella -Fiume Torbido -Mammola.
  • Lago Costantino: (Comune di San Luca) San Luca-Fiumara Buonamico-Lago Costantino.
  • Da Montalto a Polsi: (Comuni di:…..-San Luca) Montalto-Gianni Jettu- Piano dei Riggitani-Mulattiera per Polsi- Santuario di Polsi.
  • Da Amendolea a Bova: (Comuni di: Condofuri, Bova) Amendolea-Fiumara Cozzi-Contrada Lacco-Monte Briga Bova.
  • Sentiero del Brigante: (vari Comuni) da Gambarie d’Aspromonte a Stilo.

fonte

MAGGIORI INFO

 

 

 

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