Caccia al piromane che ha distrutto il Drago di Vaia

Il Drago di Vaia, l’opera d’arte realizzata da Marco Martalar sull’Alpe Cimbra utilizzando il legno di risulta della tempesta Vaia, è stato distrutto dalle fiamme nei giorni scorsi. Di sera. Le fiamme erano visibili da lontano.
Sul posto, in località Magrè di Lavarone, sono intervenuti subito i vigili del fuoco volontari della zona, ma l’opera era già avvolta dalle fiamme. Non si esclude la pista dolosa.
L’opera, di circa sei metri di altezza per sette di lunghezza, era nota a livello nazionale. Nel 2021 aveva riscosso un ampio successo, registrando oltre mille visite nel primo fine settimana di apertura al pubblico

Raccolta fondi

E intanto ha già superato i 30mila euro la raccolta-fondi partita dopo il rogo. Fondi donati da singoli privati, ma anche da aziende. E il totale continua a salire. Un impegno per il Comune a realizzare qualcosa di importante, ha detto il sindaco. L’intento è di far rinascere il Drago di Vaia.

Indagini

Per individuare il responsabile del gesto sono in corso le indagini dei Carabinieri. Gli accertamenti si concentrano sulle immagini delle telecamere lungo le vie di accesso al paese, sull’agganciamento delle celle telefoniche e sulle testimonianze di chi ha dato l’allarme.

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