Caminito del Rey, tra i sentieri più mozzafiato del mondo

In Andalusia: 3 km di percorso tra gole, canyon, passerelle vertiginose e pareti verticali

Chi non ha sentito parlare, almeno una volta, dello spettacolare Caminito del Rey? Ci troviamo in Spagna. Il Sentiero del Re è definito come il più pericoloso al mondo. Candidato a Patrimonio Mondiale Unesco. Dopo un periodo di ripristino e messa in sicurezza, volute dalle autorità provinciali di Malaga nel 2014, questo entusiasmante e adrenalinico sentiero è di nuovo percorribile dagli escursionisti e dai climber che si cimentano sulle falesie nascoste nel canyon.

IL SENTIERO

Il Caminito del Rey è un percorso costruito lungo le pareti del Desfiladero de los Gaitanes a El Chorro, vicino a Álora (Málaga). Si tratta di un passaggio pedonale di circa 3 km con lunghe rampe larghe appena 1 m sospese fino a 100 m di altezza sul fiume, su delle pareti praticamente verticali. Si trovava in condizioni fatiscenti, quasi tutto il percorso privo di balaustre e c’erano dei tratti crollati dove restava solo la trave di supporto.
Il percorso del Caminito del Rey è stupefacente dall’inizio alla fine, si snoda tra gole, canyon e una grande valle. Tra pareti alte anche 700 metri.
Possibile avvistare il capovaccaio, il grifone o l’aquila reale, cinghiali o stambecchi. E vi sono anche testimonianze fossili giurassiche.
Per chi vuole percorrere il Caminito è necessario acquistare i biglietti, si possono anche prenotare sul sito ufficiale (riportiamo il link a fine articolo).

 

 

Il percorso è lineare da nord a sud su sentieri e passerelle. Tra andata e ritorno sono più di 7 km da percorrere in circa 3-4 ore. Sconsigliato a chi soffre di vertigini. Si parte nel comune di Ardales e si giunge nella località di Álora. All’ingresso vi è un ristorante e il parcheggio. Vi è una servizio navetta che collega gli accessi nord e sud.

Per il ritorno si possono utilizzare gli autobus navetta oppure a piedi per diversi chilometri per un sentiero secondario. 

LA STORIA

I lavori furono iniziati nel 1901 e terminati nel 1905. Il percorso cominciava con i binari del treno della Renfe (la società ferroviaria spagnola) e percorreva il Desfiladero de los Gaitanes, permettendo l’accesso a tutte e due le cascate. Nel 1921, il re Alfonso XIII intervenne all’inaugurazione della diga del Conde del Guadalhorce e attraversò il percorso appena costruito. A partire da questo momento cominciarono a chiamare il percorso Caminito del Rey, nome che resta ancora oggi.

I SEGNI DEL TEMPO

Con il trascorrere del tempo e l’abbandono della manutenzione, il Caminito si è deteriorato: negli anni novanta si trovava in uno stato miserevole, con la balaustra sparita praticamente su tutto il percorso, numerose sezioni crollate o sul punto di crollare. Proprio la sua pericolosità è stato uno dei fattori che ha contribuito alla sua fama: numerosi escursionisti si recavano a El Chorro per percorrere il Caminito (anche perché si trova in una delle zone più importanti d’Europa per l’arrampicata su roccia). Ciò ha favorito molti incidenti (alcuni mortali) nel corso degli anni e ha accresciuto la leggenda nera del percorso.

LA CRONACA

Nel 1999 e nel 2000, dopo gli incidenti mortali che costarono la vita a quattro escursionisti, le autorità dell’Andalusia hanno chiuso l’accesso al percorso, demolendo il tratto iniziale. Ciò non ha funzionato come deterrente per gli escursionisti, che continuarono a trovare il modo per accedervi scalando la parete. Fu anche stabilita una multa dai 6.000 € ai 30.000 € per chi attraversa i binari e le gallerie del treno attraverso le quali si può tornare indietro dal Caminito.

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