Brad Gobright, il coraggioso asso californiano

Il mondo dell’arrampicata l’anno scorso rimase scioccato dalla notizia della morte prematura di Brad Gobright. L’asso californiano morì in un incidente in Messico sulla via El Sendero Luminoso a El Potrero Chico.

 

Chi era Gobright?

Il 31enne americano era diventato famoso per le sue coraggiose salite free solo e per i suoi record di velocità. Tra questi su The Nose su El Capitan, era il 2017 ed insieme a Jim Reynolds salirono in 2 ore 19 minuti e 44 secondi.

Era sicuramente uno dei più esperti della Yosemite Valley. Qui ha salito nel corso degli anni numerose vie in libera. Innanzitutto su El Capitan. Nel 2015 insieme a Mason Earle ha liberato The Heart Route, nel 2016 con Scott Bennett ha salito Zodiac, The Nose e Lurking Fear. Ognuna in meno di 24 ore.

Le sue imprese parlano per lui. Nel 2018 sale la Salathé Wall in libera ed in giornata, nel 2019 sale in libera The Shaft, El Niño Pineapple Express e Golden Gate. Il tutto in tre giorni diversi.

 

 

Gli amici

Alex Honnold, amico e compagno di mille avventure, scriveva su Instagram:

Un’anima calda e gentile, uno di quei compagni con cui ho sempre amato trascorrere una giornata. Suppongo ci dovrebbe essere qualcosa da dire su sicurezza e rischi dell’arrampicata, ma ora non mi interessa. Sono triste per Brad, per la famiglia e per tutti noi che siamo stati influenzati positivamente da lui. Era un gioiello, oltre i suoi punti di forza e di debolezza. Era un bravo ragazzo. Non cè nulla da dire, sono triste. Il mondo dell’arrampicata ha perso una luce, riposa in pace.

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