Colin O’Brady tenta la traversata Everest-Lhotse senza ossigeno
Impresa mai riuscita a nessuno. L'alpinista americano è già a Katmandu con la moglie: "La dedico agli amici scomparsi sul K2 quest'inverno"
![Colin O'Brady](https://www.mountlive.com/wp-content/uploads/2021/04/Colin-OBrady-780x470.jpg)
Archiviato il K2 in invernale, sugli Ottomila ci sono ancora belle sfide da vincere. Una di queste la tenterà l’americano Colin O’Brady. La traversata Everest-Lhotse. Sensa ossigeno supplementare.
L’alpinista americano, dice di voler rendere omaggio a coloro che hanno perso la vita sul K2 a gennaio e febbraio.
In tanti si sono cimentati nella traversata. Tra costoro anche Denis Urubko-Simone Moro, Moro e Boukreev, Tenji Sherpa-John Griffith. Ed anche Sergi Mingote e Juan Pablo Mohr nel 2019.
La traversata pura comporta una sola spinta da vetta a vetta seguendo la cresta sommitale e non scendendo oltre il Colle Sud.
Tra coloro che hanno tentato annoveriamo anche Peter Hamor e Horia Colibasanu. E, col suo progetto, anche Ueli Steck. Morto sul Nuptse.
O’Brady è già in Nepal
O’Brady e sua moglie Jenna Beshaw sono già a Kathmandu. La coppia aveva intenzione di scalare insieme l’Everest nel 2020 dal Tibet, ma hanno dovuto rinunciare a causa del Covid-19; quest’anno la chiusura del versante nord dell’Everest da parte delle autorità cinesi hanno costretto i due a un cambio di programma.
La moglie, Jenna, non intende tentare la vetta, per due motivi: la chiusura del versante tibetano e l’elaborazione della recente tragedia sul K2. Pare che è intenzionata a salire sino a C2. Da lì seguirà il marito.
Con O’Brady al cb ci saranno i connazionali Jon Kedrowski e Mike Posner, la loro intenzione è salire l’Everest.
O’Brady Ho scalato l’Everest dal Nepal nel 2016 usando ossigeno supplementare durante il mio progetto di record mondiale Explorers Grand Slam e Seven Summits. Sono sempre stato curioso di tornare e mettermi alla prova senza usare ossigeno supplementare. Solo il 2% circa dei vertici riusciti è stato raggiunto senza O2. Juan Pablo Mohr (JP), il mio caro amico che ha recentemente perso la vita sul K2, mi ha incoraggiato a provare questa traversata senza O2. Ho passato molte lunghe giornate a pensare alla tragedia del K2 quest’inverno. Sento che il modo migliore per onorare i miei cinque amici caduti è portare le loro bandiere e i loro ricordi in cima a queste vette.
JP, Ali, Atanas, John, Sergi: questa salita è dedicata a voi e so che i tuoi spiriti leggendari saranno con me ad ogni passo del cammino.