Come reagiscono flora e fauna al ritiro di un ghiacciaio?

Uno studio ha analizzato i meccanismi con cui si modifica la biodiversità in tale contesto

Ritiro dei ghiacciai: cosa comporta per flora e fauna? I ghiacciai, infatti, permettono la creazione di un ecosistema con effetti sulla flora e la fauna. Parliamo di batteri, piante e animali che sono in grado di sopravvivere sotto il ghiaccio. I quali hanno prosperato e si sono riprodotti negli anni.

Lo studio

Cosa succede dunque, alle piante e alle forme di vita animali, quando la massa di ghiaccio si ritira a quote sempre più alte?
Uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Université Grenoble Alpes, del MUSE – Museo delle Scienze (Mauro Gobbi), CNR Pallanza e Université Savoie Mont Blanc, coordinati da Francesco Ficetola, docente di Zoologia dell’Università degli Studi di Milano, ha analizzato il meccanismo con cui si modifica la biodiversità accanto ai ghiacciai nel momento del loro ritiro.
I risultati sono stati pubblicati su Annual Review of Ecology, Evolution, and Systematics in un paper dal titolo “Dynamics of Ecological Communities Following Current Retreat of Glaciers”.

Le conseguenze

Batteri e funghi

I batteri e i funghi microscopici sono i primi a reagire a tale situazione. Poi muschi e piante. I primi, essendo organismi che per vivere necessitano di ambienti freddi e umidi, sono costretti a inseguire i ghiacciai in ritiro. La loro sopravvivenza dipende, quindi, da questi fattori: capacità di dispersione e posizione geografica dei ghiacciai.

Le piante

In merito alle piante, la colonizzazione dei terreni è molto veloce. Infatti, secondo quanto dicono i ricercatori, in meno di un secolo si può formare una foresta dove prima c’erano detriti rocciosi. Con il ritiro dei ghiacciai si sono aggiunti anche arbusti e conifere, modificando la tipologia di vegetazione presente.

Fauna

La risposta della fauna è più lenta. Ad esempio, nella piana preglaciale del ghiacciaio dei Forni, circa cent’anni fa, sotto il ghiaccio, vivevano le specie che meglio si adattano a questo tipo di ambiente, come ad esempio il coleottero Oreonebria castanea, che sopravvive solo alle quote più alte dove è ancora rimasto il ghiaccio. Man mano che quest’ultimo si ritira infatti, viene meno il suo habitat.

Per concludere, il ritiro dei ghiacciai ha effetti sull’intero ecosistema montano. In modo diverso per gli “abitanti”. C’è chi fa più fatica ad adattarsi e chi invece sopravvive con relativa rapidità.

fonte

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