Cordillera Blanca, fratelli Pou e Micher Quito aprono due vie sull’Urus

Esplorazione e tecnica sul Cinquemila peruviano (Usur Ovest): “Hanan Pacha” (90º/425 mt) ed “Emmoa” (M.6/75º/640 m)

I fratelli Pou sono in Perù da un po’ e già hanno iniziato a divertirsi a modo loro. Insieme a Micher Quito hanno aperto due nuove vie dopo aver esplorato i 5.450 metri dell’Urus Ovest.

Gli Urus sono tre cime della Cordillera Blanca, tra le gole dell’Ishinca e dell’Uruscocha: l’Urus Est (la più accessibile), la centrale e l’Urus Ovest (quelle meno battute dagli alpinisti).

I fratelli Pou avevano già adocchiato queste guglie lo scorso anno e subito decisero che sarebbero tornati, erano a loro misura, difficili e poco battute. Insomma esplorazione pura.

E così, eccoli qua a tracciare queste due nuove vertigionose vie sulle Ande peruviane. Con loro, il compagno di cordata Micher Quito e il cameraman peruviano Alex Estrada.

Per raggiungere il campo base (4.900 mt circa) ai piedi dell’Urus Ovest ci hanno impiegato circa 6 ore. Otto ore e mezza di scalata per i tre (il cameramen li ha seguiti da giù). Poi la vetta, in mezzo alla nebbia.
Questa nuova via è stata battezzata “Hanan Pacha” (90º/425 mt) in onore delle antiche divinità Inca.

Hermanos Pou “Missione compiuta. Realizzata la nuova via sognata per un anno intero!

Ma non è stato per nulla facile. Hanno dovuto superare metri di neve fresca. E non è che fossero acclimatati per bene e ciò si è fatto sentire. E poi anche un incidente ad Eneko: un pezzo di ghiaccio è caduto sul viso, procurandogli ferite.

E non è finita qua

Non contenti, i tre il giorno dopo decidono di proseguire l’esplorazione del massiccio. Sono andati un po’ “a zonzo” per cercare un nuovo obiettivo. Dopo due ore e mezza di cammino l’hanno individuato:   tentare l’apertura di una nuova via sulla ripida guglia dell’Urus Ovest III. Si sono macinati altre 7 ore di arrampicata, senza fermarsi su una linea fatta di stretti canali di ghiaccio verticali su una bellissima parete di granito. La via l’hanno chiamata “Emmoa” (M.6/75º/640 m), in onore del museo basco della montagna.

Hermanos Pou La gioia del lavoro ben fatto. Insieme a Micher Quito in vetta, probabilmente la prima salita di questa montagna, l’Urus Ovest III di 5.270 mt.

 

Urus

L’Urus (5.495 m) è una montagna della Cordillera Blanca, in Perù, nel dipartimento di Ancash. Situato nel massiccio montuoso chiamato Macizo del Chinchey, che occupa la parte centro-meridionale della Cordillera Blanca, l’Urus si alza sulla cresta sud-ovest del vicino Tocllaraju. Pur essendo meno alta rispetto a molte vette vicine (Chinchey, Palcaraju, Pucaranra, lo stesso Tocllaraju) la sua fama e la sua frequentazione sono dovute alla relativa facilità dell’accesso alla vetta. Si distinguono, come già detto, tre cime della montagna: l’Urus Oeste (5.450 m), l’Urus Central (5.495 m), la più alta, e l’Urus Este (5.420 m), la più frequentata.

La prima salita della montagna è certificata al 3 aprile 1954, ad opera dei peruviani Alberto e César Morales Arnao, che raggiunsero la cima dell’Urus Central dal versante sud-est. La montagna, ed in particolare l’Urus Este, è oggi molto frequentata dagli escursionisti che desiderano salire al di sopra dei 5.000 metri e dagli alpinisti in cerca di un facile acclimatamento.

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