Covid, sulle Alpi torna l’incubo inverno senza sci
Situazione delicata in Alto Adige a causa della 4^ ondata dal Nord. Mercatini di Natale osservati speciali. Valanga di disdette in Austria e i tedeschi ora puntano sull'Italia
Sulle Alpi torna l’incubo per gli appassionati dello sci. In Italia tutte le speranze sono puntate sul Green pass, mentre a nord del Brennero potranno sciare solo vaccinati e guariti.
Bolzano è praticamente in zona gialla e potrebbe cambiare colore con la conseguente chiusura degli impianti (anche se la categoria ha chiesto che anche con l’arancione gli impianti restino aperti, con capienza dall’80 al 50%).
L’assessore alla sanità Thomas Widmann Il passo verso l’arancione è breve. La quarta ondata arriva da nord e di certo non si ferma al Brennero. Siamo ad un passo dal deragliamento, anche perché in Alto Adige abbiamo una bassa percentuale di vaccinati.
Anche i mercatini di Natale dell’Alto Adige sono osservati speciali e la situazione viene valutata di giorno in giorno. La preoccupazione riguarda la pressione già alta sugli ospedali a causa della pandemia e dei 700 sanitari sospesi perché non vaccinati.
La 4^ ondata
I dati confermano che la quarta ondata arriva da nord. In Alta Austria l’incidenza settimanale è a 1.422 e a Salisburgo addirittura a 1.519, mentre l’Italia è saldamente sotto 100. In Alta Austria negli ultimi quattro giorni sono deceduti 59 pazienti.
In Valle d’Aosta
Anche in Valle d’Aosta il contagio ha ricominciato a correre, soprattutto tra i giovani. La situazione per il momento resta sotto controllo, le soglie di occupazione dei posti letto ospedalieri e di quelli in terapia intensiva non destano preoccupazioni. Con tali condizioni di pressione sull’ospedale Parini si spera di poter avviare al meglio la stagione dello sci, la cui apertura – ad eccezione di Cervinia dove si scia già da alcune settimane – è prevista tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre
Parla Gustav Thoeni
Ospite di Rai Radio1 a Un Giorno da Pecora, Gustav Thoeni, albergatore ed ex campione di sci:
Siamo preoccupati, se non possiamo aprire o la gente non può venire sarebbe un bel problema, speriamo di poter tenere aperto. Meglio restrizioni al massimo piuttosto che le chiusure.
L’ondata di turisti dal nord
I centri sciistici in Austria stanno registrando una valanga di disdette di turisti tedeschi per le vacanze di Natale, che invece ora puntano sull’Alto Adige. Berlino sconsiglia infatti viaggi verso l’Austria e impone una quarantena di dieci giorni per chi rientra in Germania. L’isolamento può essere interrotto dopo cinque giorni con un tampone pcr negativo.