Danilo Callegari: Su un Ottomila con l’ossigeno sarebbe come barare

Per Danilo Callegari è scattata l’avventura Manaslu. Nato il 21 febbraio del 1983 a Bannia di Fiume Veneto, località del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Pordenone, Callegari ha l’avventura nel sangue. Lo sport estremo gli scorre nelle vene. Oltre all’alpinismo pratica anche il paracadutismo, imparato ed affinato nei reparti speciali dell’Esercito Italiano, nel quale è stato operativo per tre anni. Premiato agli Adventure Awards con il Gold Beard come miglior avventuriero dell’anno 2013. Callegari è a Katmandu, prima di partire per il trekking di avvicinamento al campo base gli abbiamo rivolto alcune domande:

Perché hai scelto il Manaslu?

Ho scelto il Manaslu per due motivi: il primo interiore, il secondo tecnico.
Quello interiore riguarda prettamente la sfera mia personale, il mio io più intimo, una necessità più ancora che un bisogno di tornare nuovamente in Himalaya e di tornare nuovamente su una montagna di 8.000 metri ed essendo una spinta interiore la mia, che montagna poteva essere che rispecchiasse questa mia esigenza nel suo significato più puro se non il Manaslu che è “La Montagna Dello Spirito”?
Quello tecnico invece riguarda strettamente la preparazione per quella che sarà la mia settima montagna che scalerò del progetto “7SUMMITS Solo Project” (il macro progetto partito nel 2011 e ben spiegato sul mio sito web danilocallegari.com) che sarà l’Everest.

Sei già a Katmandu?

Si, sono arrivato a Kathmandu il 28 agosto scorso.

Hai anche effettuato un pellegrinaggio per i templi buddisti…

Certo che si, come ogni giorno prima di una grande salita. È sempre bene onorare gli Dei affinché mi proteggano quando sarò lassù.

Quando partirai per il campo base?

Partirò il 3 settembre per il lungo trekking di avvicinamento al campo base.

Sommariamente, ci dici il tuo piano di salita? Farai 4 campi in quota, giusto?

Sì, esatto, questa è l’idea. Raggiunto il BC a 4.400 monterò 4 campi alti rispettivamente C1 a 5.700, C2 a 6.400, C3 6.900 e infine C4 a 7.400.

Vuoi salire leggero e in stile alpino e in solitaria…

Sì, salirò il più leggero possibile, avrò con me due tende che gestirò sui 4 campi. In solitaria quindi senza il supporto di alcun portatore e in stile alpino. So che ci saranno delle fisse su quasi come su ogni via normale di ogni Ottomila, sempre senza fidarmi troppo conto di usarle in particolare nelle zone crepacciate perché essendo solo ogni errore potrebbe essere fatale.

callegari bagaglio

Senza ossigeno?

Rigorosamente senza ossigeno. Preferisco non raggiungere la cima senza ossigeno che raggiungerla con l’ossigeno. È una questione di etica. Per me raggiungere una vetta con l’ossigeno è come non raggiungerla, non vedo alcun valore in questo. Sarebbe come barare.

Cos’è per Danilo Callegari l’avventura?

L’avventura, spesso quella più estrema, per me è Vita Pura senza la quale mi sentirei perso.

Il Manaslu è propedeutico alla continuazione del tuo progetto “7SUMMITSsoloProject”. Quale la prossima tappa?

Sì, esattamente come giù risposto nella domanda 1. La prossima tappa del progetto partirà nel settembre 2017 e sarà o Antartide o Oceania. Due grandi ed importanti avventure. La decisione se uno o l’altro avverrà entro la fine di quest’anno.

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