Della Bordella, Cazzanelli, Schüpbach e Welfringer tentano l’Ogre

Matteo Della Bordella e François Cazzanelli tentano l’Ogre (7.285 mt). I due alpinisti italiani sono appena partiti per il Pakistan. Impresa realizzata finora solo da tre spedizioni.

Della spedizione, supportata dal Club Alpino Italiano, fanno parte anche lo svizzero Silvan Schüpbach e il francese Symon Welfringer.

L’arrivo al Campo Base è previsto per il  27 giugno. La finestra a disposizione per tentare la salita terminerà il 29 luglio. Il rientro in Italia di Della Bordella e Cazzanelli è previsto per il 5 agosto.

Ogre

La prima salita risale al 1977, fu realizzata da Chris Boninghton e Doug Scott. Durante la discesa, l’odissea: Scott si ruppe le gambe e scese a carponi fino al cb.
La prima ripetizione nel 2001, da parte di una spedizione guidata da Thomas Huber. Nel 2013 la salita di Hayden Kennedy e Kyle Dempster (per l’impresa vinsero il Piolet d’Or).

 

LEGGI ANCHE Ogre, il Settemila impossibile di Doug Scott

 

Della Bordella L’Ogre è una montagna che sogno da tempo, si innalza in una zona spettacolare con molti picchi sopra i 7mila metri di quota, dove davvero c’è spazio per mettersi alla prova con progetti impegnativi. Per me questo progetto rappresenta un’evoluzione per il mio alpinismo, uno step successivo. Vedo l’Ogre come il Cerro Torre, ma altissimo. Sicuramente una delle montagne più affascinanti che esistano sulla Terra. Tentarlo con François, Silvan e Symon sarà sicuramente un’esperienza. Ci siamo allenati tanto, ora tocca fare del nostro meglio…

Un progetto che incarna i valori del Cai

La spedizione è supportata dal Cai.

Per me è un vero onore, in quanto sono cresciuto alpinisticamente nel Cai. Con mio papà ho frequentato le scuole di alpinismo e quando ho fatto la mia prima via importante, il Pesce in Marmolada, indossavo la maglia con già il logo del Sodalizio. Portarlo oggi in Pakistan, in una spedizione come questa, mi rende orgoglioso di tutto il percorso fatto.

 

François Cazzanelli Quando Matteo mi ha proposto di tentare insieme l’Ogre, non ho potuto far altro che accettare. Quest’anno non avevo in mente di fare una spedizione in Pakistan, ma alla fine eccomi qui, pronto a tentare una delle montagne più affascinanti al mondo con una squadra affiatata e forte. Anche per me indossare il logo del Cai rappresenta un orgoglio, soprattutto in questo periodo. Vedo nel sodalizio una spinta importante verso l’attività alpinistica, un’attenzione diversa che non può che farmi piacere. Qualche mese fa è nato il progetto Eagle Team, con cui il Cai si propone di allevare giovani promesse del futuro, oggi sceglie di supportarci nelle nostre ambizioni. Una bella spinta da parte dell’associazione verso l’alpinismo e l’esplorazione.

 

Il presidente generale Cai Antonio Montani Abbiamo deciso di sostenere Della Bordella e Cazzanelli in quanto, oltre a essere attualmente tra i migliori esponenti dell’alpinismo del nostro Paese, portano avanti progetti che incarnano quei valori di esplorazione, solidarietà, sostenibilità e attenzione all’ambiente che da sempre appartengono al Cai.

fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio