Dopo la strage terroristica sul Nanga Parbat arriva la “High altitude Police”

nanaga parbat

Era giugno 2013 quando vi fu un assalto terroristico al campo base del Nanga Parbat (versante Diamir) ed il bilancio fu pesante: morirono 11 persone di varie nazionalità. In seguito a quegli omicidi e a distanza di due anni, il governo ha costituito una unità di polizia specializzato per fornire sicurezza agli alpinisti impegnati nelle spedizioni sulla “montagna killer”. Stando alle frammentarie notizie che giungono dal Pakistan pare si tratti di un’unità composta da 150 uomini e faranno parte appunto del “Nucleo di Polizia High Altitude”. Questo solo un primo passo, perché pare che l’intenzione sia quella di incrementare il Corpo per garantire ancora di più la sicurezza degli alpinisti. Attualmente sul Nanga Parbat vi è una spedizione con un italian, si tratta del laziale Daniele Nardi. Che inizialmente insieme a Revol e Manckiewicz aveva programmato di tentare la scalata alla vetta dallo sperone Mummery. Poi le cose si sono un po’ complicate e la francese e il polacco sono rientrati nelle rispettive nazioni e Nardi poteva contare sull’apporto di Roberto delle Monache il quale però ha dovuto dare forfait per problemi alla schiena. Nardi, quindi, ora tenterà con Txikon, Sapdare e gli iraniani la sclaata per la via normale Kinshofer. In questi gironi sono bloccati al campo base per il maltempo ma appena si aprirà una finestra, come riferisce suo suo sito il basco, tenteranno la salita. Parte della via è già attrezzata…

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