Due alpinisti italiani morti su versante svizzero del Pizzo Badile

I due bergamaschi sono stati trovati dalla Rega in un crepaccio ai piedi della parete

Due alpinisti uno di 25 anni, residente a Bergamo, e l’altro di 48 anni, di Treviglio (Bergamo), hanno perso la vita durante un’ascensione fra la Svizzera e la provincia di Sondrio.
Erano partiti sabato dal rifugio Sasc Furà, in Svizzera, per raggiungere la parete Nord-Est del Pizzo Badile, in direzione della via Cassin, con l’intenzione di arrivare al rifugio Gianetti, nel territorio comunale di Val Masino (Sondrio), dove però non sono mai arrivati.

L’allarme

Dopo la segnalazione del mancato rientro sono partite le ricerche, sia sul versante italiano, sia su quello elvetico; impegnati i tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino, il Sagf della Guardia di finanza, l’elisoccors, in collaborazione con la polizia cantonale elvetica e la REGA – la Guardia aerea svizzera di soccorso. Durante la ricognizione sono state individuate alcune tracce sul versante svizzero, nei pressi di un crepaccio ai piedi della parete e il recupero dei due alpinisti è stato effettuato dalla svizzera REGA.

 

 

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