È morto Tom Hornbein, l’uomo della prima traversata dell’Everest

È morto Tom Hornbein. Aveva 92 anni, nato a St. Louis. Hornbein, l’uomo della cresta Ovest dell’Everest (insieme a Willi Unsoeld), è stato uno degli alpinisti più famosi degli USA.

La prima traversata dell’Everest

Hornbein e Unsoeld facevano parte della spedizione che aveva l’obiettivo di portare un americano  in cima all’Everest. Al cb la spedizione si divise in due tronconi, Jim Whittaker raggiunse la vetta  per il Colle Sud con Nawang Gombu, Hornbein, Unsoeld e altri tentarono l’inviolata West Ridge, appunto la Cresta Ovest. Hornbein e Unsoeld riuscirono nell’impresa, considerata da molti come una delle pagine epiche dell’alpinismo himalayano. Raggiunsero la vetta alle 18:15 del 22 maggio del 1963 (in ritardo rispetto al programma), scesero per il Colle Sud.
Ossia: prima traversata dell’Everest e di un Ottomila.
Le difficoltà ci furono anche in discesa, infatti i due incontrarono due compagni di spedizione, Barry Bishop e Lute Jerstad, anche loro in discesa dopo aver raggiunto la vetta dal Colle Sud. Rimati senza ossigeno e stanchissimi, bivaccarono a 8.500 mt per poi continuare a scendere l’indomani. L’odissea è raccontata nel libro Everest, cresta ovest di Tom Hornbein.

Tom Hornbein

Ma Hornbein non era solo un eccellente alpinista. Era un medico, cin una carriera in anestesiologia; molti i suoi studi sui limiti fisiologici e le prestazioni in alta quota. Da giovane fu un appassionato di geologia e proprio questa passione lo avvicinò alla montagna.
Il 14 aprile 2018, Hornbein è stato insignito del Lifetime Achievement Award da The Mountaineers (club).
È stato attivo sino a tarda età, arrampicando sulle Montagne Rocciose.

Quella via sul’Everest, ancora oggi è un obiettivo ambito. Ripetuta poche volte, resta di sicuro una pietra miliare dell’alpinismo.

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