“Effimeri Spiragli” sul Terminillo, nuova via di Calandrella e Cascavilla

Nuova via sul Terminillo (2.217 mt) aperta da Pino Calandrella insieme a Stefano Cascavilla, “Effimeri Spiragli”. La linea è alla destra del Canale 1° Maggio, a sinistra del Canalone Nord. Una bella avventura, come racconta Calandrella, in un inverno avaro di inverno. E proprio da ciò prende il nome la nuova via. Ma le condizioni si possono sempre trovare, basta attendere, basta cercarle, tentare e ritentare.

Calandrella Che quest’anno in Appennino, per l’alpinismo (e non solo), sia stata una stagione da dimenticare non c’è alcun dubbio, ma al di là del dato e non per fare il piagnisteo, per chi ha sempre vissuto con entusiasmo l’alpinismo invernale non è stato facile adattarsi e soprattutto non cercare di prepararsi a qualcosa che non è mai arrivato. Per non cercare di subire cocenti delusioni, ho un po’ evitato per tutto questo inverno (mancato), di andare a cercare quello che sapevo non esserci, pensando che se così doveva andare, sarebbe stato meglio rimanere ad arrampicare su roccia e portare a casa almeno una migliore preparazione primaverile.
Poi qualcosa nelle ultime settimane ha aperto delle speranze, un po’ di neve nuova, un po’ di pioggia e poi qualche rigelo e allora così per gioco, parte qualche ragionamento su quale parete poteva aver tratto giovamento da queste condizioni. Vista l’elevata quota neve sicuramente bisognava indagare alle quote più alte, con esposizioni evidentemente a nord. Torna quindi centrale un’ipotetica linea che avevo riposto, come spesso succede, nella sempre presente cartella “progetti”.

La parete scelta ha un buon bacino nevoso sommitale, il quale convoglia la caduta della neve in parete, formando una colata molto interessante.

 


Pino Calandrella
Istruttore Nazionale di Alpinismo e Operatore del Soccorso Alpino. Vive a Leonessa ed è un assiduo frequentatore del Terminillo e del Gran Sasso dove ha aperto numerose vie; ha diverse spedizioni exrtraeuropeee alle spalle, in Argentina, Perù, Pakistan.


 

Il 23 marzo scorso, insieme a Vlad Almasan, è andato a dare un’occhiata, ma sul 2° tiro i due intuiscono che il ghiaccio è troppo scollato, niente da fare, ridiscendono.

Già sto pensando all’ennesimo rinvio di questo bel progetto, quando nello scorrere svogliatamene le previsioni meteo appare una giornata, che da sola può valere un intero inverno (si fa per dire!). Un occasione da non perdere! Vlad purtroppo non può liberarsi (con grande dispiacere!), ma si unisce Stefano e allora il tentativo prende corpo.

Il primo tiro va via velocissimo, racconta Calandrella, e in breve si trova nuovamente a che fare con il secondo tiro, il ghiaccio è più “incollato” alla roccia, ma purtroppo si è ridotto di quantità. Ne esce fuori un bellissimo tiro, per nulla banale nella prima parte (diedro) e non scontato nella seconda.
Seguono due facili tiri nel bacino sommitale, sino a raggiungere la cresta che sale dalla Chiaretti-Pietrostefani, poco prima dell’uscita del Canale Orsacchiotta. Di lì in breve hanno raggiunto la vetta.

Una bellissima esperienza che ci ha regalato finalmente un’unica, bellissima e assolata giornata “invernale”. “Effimeri spiragli”…di un inverno mai nato.

 


DATI TECNICI

  • 1° tiro: 20m, 2° tiro: 45m, 3°tiro: 60m, 4°tiro: 30m.
  • 155m, 4L, Diff. D+/TD-.
  • Soste attrezzate a fix (da collegare)
  • Materiali: 2-3 fittoni, 3 viti da ghiaccio corte, chiodi a lama e friend medio-piccoli.

 

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