Eliski, la Regione Piemonte pronta a cambiare la regolamentazione

Dopo la morte di due persone sotto una slavina; i due (un francese e una guida alpina) arrivati in quota con l’elicottero. Il pm Raffaele Guariniello ha disposto una perizia sui filmati e sul pendio. Primi riscontri dell’inchiesta: la slavina potrebbe essere stata causata dagli sciatori

slavina terranera due morti

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Giungono i primi riscontri dell’inchiesta: la slavina potrebbe essere stata causata dagli sciatori. Intanto monta la polemica sulla pratica dell’eliski. E ciò che non avevano sortito gli appelli delle associazioni e le polemiche di questi ultimi mesi, pare che la tragedia stia sortendo alcuni effetti a livello amministrativo. Sì, perché la Regione Piemonte affronterà il tema della regolamentazione dell’eliski e, più in generale dell’uso degli elicotteri nelle aree montane. A farlo sapere è l’assessore alla Montagna Albero Valmaggia il quale conferma che la giunta di Palazzo Lascaris varerà nuove regole entro la prossima stagione sciistica. Ovviamente ciò non significa che verrà vietata completamente.

Aperto un fascicolo di indagine: il pm Raffaele Guariniello ha disposto una perizia sui filmati e sul pendio in cui è avvenuta la valanga che ieri ha provocato la morte di uno sciatore francese e di una guida italiana che praticavano eliski sul monte Terranera a Sauze di Cesana, nel Torinese. L’ipotesi è di omicidio colposo, a carico di ignoti. La Procura va a caccia di eventuali responsabilità.

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Slavina stamane sulle montagne di Cesana Torinese, in Valle di Susa. Otto persone, una guida e alcuni sciatori – sono rimaste sepolte sotto la neve. Erano arrivati su in eliski. Il bilancio è pesante: due morti. Cinque, invece, si sono salvati. I morti sono uno sciatore francese (ignote ancora le generalità) e Luca Prochet, guida alpina e maestro di sci alpinismo a Sestriere. Circola notizia di una terza vittima, ma su ciò sinora non vi è conferma. La comitiva era giunta poco sotto la cima Dormillause (2.908 mt) in elicottero e giù in fuoripista. Poi il boato. La slavina ha travolto gli otto. Immediatamente è scattato l’allarme lanciato dal pilota dell’heliski. La slavina si è staccata dal Monte Terra Nera. Tutti erano dotati delle attrezzature di sicurezza per lo scialpinismo, l’Artva. I due sarebbero morti per i traumi subiti. Gli altri componenti del gruppo sono stati trasportati in ospedale.

 

I soccorsi Sul posto la Guardia di finanza di Torino che precisa che stanno operando i finanzieri del Soccorso alpino della Gdf di Bardonecchia. “Probabili concause della slavina sono state le recenti nevicate e le variazioni di temperatura del manto nevoso”, hanno precisato le Fiamme Gialle di Torino.

L’allarme meteo Le condizione meteo, secondo i soccorritori che sono accorsi sul posto, rappresentavano una miscela perfetta per favorire una possibile valanga: sole, vento e nevicate recenti. Il pericolo valanghe in Piemonte era stato segnalato anche dall’Arpa (livello 3): «Venti forti mantengono marcato il pericolo di distacchi. Sono possibili quindi distacchi provocati con debole sovraccarico sulla maggior parte del territorio alpino piemontese, con possibili ancora valanghe di fondo nelle più calde e dai pendii più soleggiati».

Il precedente Lo scorso mese, di preciso il 17 febbraio, sulle stesse montagne di Cesana Torinese, uno sciatore francese di 42 anni è morto travolto da una valanga; sprovvisto di Artva, quando fu trovato era già morto.

Un Commento

  1. Spero che al piu’ presto affrontera’ anche il tema del soccorso alpino a pagamento da parte del cittadino imprudente in emergenza!! Paolo De Luca Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna Pietracamela ( Te ).

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