Esplosione sull’Etna, dieci feriti
Esplosione sull’Etna a causa del contatto tra la lava incandescente della colata dell’Etna e la neve presente ad alta quota. L’esplosione freatica a quota 2.700 metri. Ci sono feriti. Il materiale piroclastico ha colpito alcuni escursionisti. Dieci hanno riportato ferite. Tra i feriti un ricercatore Ingv e componenti di una troupe della Bbc. La giornalista Rebecca Morelle, infatti, ha riportato ferite alla testa.
Il fenomeno, conosciuto dagli esperti dell’Ingv di Catania, è avvenuto sul fronte della colata lavica, sul Belvedere dell’Etna, in territorio di Nicolosi. L’esplosione freatica si verifica quando il magma riscalda terra provocando l’evaporazione quasi istantanea dell’acqua, con conseguente esplosione di vapore, acqua, cenere, roccia. A spiegarlo è il vulcanologo Stefano Branca dell’Ingv di Catania: l’esplosione “è stata causata dal rapido scioglimento della neve”.
Qui il video girato dalla BBC
Intanto, continua il quadro eruttivo ed il fronte lavico. La colata che emerge dalla bocca apertasi nel nuovo cratere di Sud-est è bene alimentata e il fronte più avanzato ha superato il Belvedere. Il ‘braccio’ adesso si riversa nella desertica Valle del Bove, lontano da centri abitati. Dal cratere è presente un’attività stromboliana, con fontane di lava, boati e emissione di cenere. Quest’ultima la notte scorsa era cessata, ma è ripresa nuovamente e, in via precauzionale, è stato emesso un Vona Red, un allerta rosso, per gli spazi aerei: l’aeroporto di Catania al momento permette solo 5 atterraggi l’ora, mentre non ha limitazioni per i decolli.