Everest più alto o più basso dopo il terremoto? Geologi al lavoro

Si dovranno recuperare i dati da una stazione Gps vicino alla montagna entro i prossimi 11 giorni altrimenti verranno cancellati. Si prospetta anche una spedizione sulla vetta con gps di alta precisione. Secondo gli studi preliminari lo spostamento potrebbe essere di alcuni centimetri

Everest

 

Il terremoto che sabato scorso ha colpito il Nepal potrebbe aver reso l’Everest (la montagna più alta della terra coi suoi 8.848 mt) un po’ più alto o un po’ più basso . Un team di geologi dello U.S. Geological Survey (USGS) di Pasadena è già al lavoro per studiare la questione, e dovrà recuperare i dati da una stazione GPS vicino alla montagna entro i prossimi 11 giorni. Lo spiega Kenneth Hudnut, geofisico di USGS ed esperto in terremoti.

In pratica, trascorsi gli 11 giorni la stazione inizierà a registrare nuovi dati che andranno a sovrascrivere quelli relativi al terremoto cancellando le informazioni più dettagliate.

I modelli preliminari che hanno elaborato dicono che il monte Everest e l’area circostante si siano spostati di qualche centimetro sia in verticale che in orizzontale.

Anche il geologo James Jackson della Cambridge University in Inghilterra ritiene palusibile tale analisi: “lo spostamento in verticale sembrerebbe essere stato di meno di dieci centimetri, al pari di quello in orizzontale”.

 

Per poter dare un’occhiata più da vicino, Hudnut spera di poter recuperare i dati da una stazione chiamata SYBC, situata a meno di 30 chilometri dalla vetta dell’Everest. Siccome la stazione non sta più trasmettendo dati, proprio a causa del sisma, gli scienziati dovrebbero recarvisi di persona in elicottero e scaricarli direttamente. Un altro modo per ottenere nuove informazioni sarebbe una spedizione di arrampicatori sulla cima della montagna, tutti forniti di GPS di alta qualità. “Non stiamo solo cercando di capire se l’Everest è andato in su o in giù, ma se è successo a tutto il pianeta”, dice Hudnut.

Ma non solo l’Everest. La città di Kathmandu, più vicina all’epicentro, potrebbe essersi spostata addirittura di un metro. Secondo Jackson i movimenti delle rocce lungo la faglia vicina alla città potrebbero aver raggiunto i tre metri.

L’ultimo cambiamento significativo relativo all’altezza di una montagna risale al gennaio 2014, quando uno scioglimento dei ghiacci in Nuova Zelanda ha fatto passare il monte Cook da un’altezza di 3.754 metri a 3.724, una differenza di 30 metri.

 

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