Filip Babicz sul Grand Capucin in 49 minuti

Il mio obiettivo sul Grand Capucin era scalare tutta la parete il più velocemente possibile, non di fare una via specifica.

Filip Babicz ha aggiunto una nuova performance di arrampicata alpina veloce alla sua lunga storia. L’alpinista italo-polacco ha completato la salita del Grand Capucin (3.838 mt) in soli 49 minuti. Realizzando, quindi, un nuovo record di velocità su questa cima del massiccio del Monte Bianco.

La normale salita del Grand Capucin (un obelisco di granito rosso, la sua forma appuntita ricorda la sagoma di un frate cappuccino, da cui il nome francese. Fa parte della Cresta du Diable nel Gruppo del Mont Blanc du Tacul) può richiedere circa otto ore ed inoltre Babicz non ha scelto la via più breve ma ha cercato di scalare la parete in tutta la sua verticalità. Ovvero, una combinazione di vie.

Babicz sul Grand Capucin a tempo di record

È partito dalla parte più bassa della parete, che corrisponderebbe all’uscita diretta della Via Bonatti (più o meno, occorre considerare il ritiro del ghiacciaio). I primi 200 metri di dislivello hanno portato Filip Babicz alla “Via Svizzera”, e poi più in alto alla via “O Sole Mio”. In totale ha percorso 570 metri.  In totale autonomia. Non ha utilizzato corde per salire né depositi di materiale. Portava con sé tutto ciò di cui aveva bisogno per essere autonomo sia in salita che in discesa, compresa una corda per la discesa in corda doppia.

Babicz Questo exploit è importantissimo per me, soprattutto in questa stagione così complicata e difficile. Dopo la mia partecipazione alla spedizione in Perù sfortunatamente interrotta per malattia, una volta ripresa la salute e rientrato sulle Alpi ho cercato di sfruttare al meglio il poco tempo rimasto della stagione estiva. Così mi sono buttato a capofitto nella preparazione di un nuovo record sul Pizzo Badile ma per problemi personali sono stato costretto ad abbandonare anche questo progetto. In queste circostanze il 20 agosto ho iniziato a lavorare sul Capucin. L’idea di fare una speed ascent della Via degli Svizzeri è nata nella mia testa a maggio, quando l’ho scalata per la prima volta insieme a @simone_rigollet. Inizialmente pensavo ad una team ascent, poi con l’evoluzione dell’idea ho optato per una solitaria. Nell’ultimo mese, tra varie difficoltà che mi impedivano una dovuta concentrazione sull’obiettivo, ho salito la via 6 volte: 3 volte in cordata e altre 3 da solo. Ma la stagione avanzava e per una serie di motivi sembrava compromessa ormai. Ci è voluta una fede incrollabile per crederci fino alla fine e così ieri, sul fotofinish dell’estate, nell’ultimo giorno utile della stagione, ho portato a casa questa importantissima salita! Sono partito dal punto più basso della parete, in corrispondenza dall’attacco diretto della Via Bonatti ma circa 45 metri più in basso del punto originario a causa dello scioglimento del ghiacciaio! Da lì ho scalato oltre 200 m di parete per arrivare all’attacco originale della Via degli Svizzeri ed infine ho terminato sulla via “O Sole Mio”. Questo tracciato, a causa del rischio di caduta di sassi nel Couloir des Aiguillettes – l’accesso originale alla Via degli Svizzeri, è l’unico attualmente praticabile ed è lungo 570 metri contro i 300-350 della linea originale (a seconda della quantità di neve nel canale).

 

babicz grand capucin
Vittorio Maggioni (babicz IG)

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