Fiorita di Castelluccio di Norcia, stop al traffico. Divieto di transito e navette

La Provincia di Perugia è corsa ai ripari con un’ordinanza ad hoc dal 18 luglio al 13 settembre per salvaguardare un’area dall’eccezionale pregio ambientale. Nei giorni scorsi la denuncia di Mountain Wilderness

castelluccio di norcia

 

Finalmente qualcosa si muove. A Castelluccio di Norcia la situazione era davvero diventata troppo, troppo, “turistica”.Basta, troppo traffico! La famosa fiorita è diventata un richiamo turistico da tutta Italia e il bel vedere era diventato una giungla di auto, camper, moto ecce cc. Così la Provincia di Perugia ha deciso fino al 13 settembre il divieto di transito ad autobus turistici, caravan e autocaravan, nei fine settimana, sulla S.P. 477 di Castelluccio di Norcia.

L’ordinanza scatta da sabato 18 luglio e interessa i tratti dal km 9+060 (all’altezza dell’intersezione con la S.P. 477/3 Forca di Presta) al km 10+832 (all’inizio del centro abitato di Castelluccio, e dal km 12+420 in direzione Castelluccio (all’altezza del parcheggio istituito con ordinanza del sindaco il 9 luglio) al km 11+320 (all’inizio del centro abitato). D’ora in poi sarà attivo un servizio navetta.

Il divieto di transito in questione «si rende necessario – spiega la Provincia – per salvaguardare le fragilità ambientali delle piane di Castelluccio, tenuto conto del notevole afflusso di turisti in visita al Parco del Pian Grande registrato nelle ultime settimane, così come si evince anche da una nota del sindaco di Norcia dello scorso 15 luglio». In più, con tale ordinanza, «si garantisce una maggiore fluidità del traffico veicolare».

 

Solo pochi giorni fa le rimostrazne dell’associazione Mountain Wilderness. “Con grande sdegno e stupore rileviamo che la favolosa ed unica Fiorita dei Piani di Castelluccio non è più caratterizzata dalla bellezza degli appezzamenti colorati di fiordalisi, papaveri, margherite, ma – scrivono da MW – dal luccichìo di decine e decine di camper, auto e scoticamenti di ampie aree di terreno per la creazione di parcheggi che ‘risolvono’ in modo ‘dolce’ la viabilità nei periodi di massima fragilità ambientale.

Il Parco Naturale viene sempre più ed irreversibilmente trasformato in Luna Park. Un parco giochi in cui tutto è permesso in nome del profitto immediato e di un turismo mordi e fuggi che lascia solo scarichi di liquami a terra. Per il momento è certo che non organizzeremo più alcuna attività associativa di camminate, trekking, educazione ambientale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ed invitiamo tutti coloro che rispettano i luoghi naturali ed hanno a cuore il loro mantenimento come unici ed irripetibili spazi di vita, a fare altrettanto, inviando lettere, mail, telefonando alle ‘istituzioni competenti’, manifestando la propria contrarietà alla devastazione irreversibile di un sito così raro e prezioso. Invitiamo gli abitanti di Castelluccio, gli imprenditori che vi operano, tutti coloro che giustamente ed onestamente vivono sul turismo generato da questo Bene Ambientale, a riflettere sul fatto che una modificazione pesante e permanente della struttura e dello skyline dei Piani di Castelluccio comporterà l’allontanamento definitivo di numerosi flussi turistici, e che la sua progressiva pesante ‘antropizzazione’ stravolgerà completamente la caratteristica più pregiata e spendibile di quei luoghi: il fascino di un ambiente incontaminato, antico, pieno di storia e di leggende di uomini e natura indissolubilmente legati oggi come sempre”.

 

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