Frana in Cadore: 3 morti, anche una 14enne. Procura apre inchiesta

Il corpo del turista polacco travolto dalla frana in Cadore è stato individuato poco fa dai vigili del fuoco di Belluno. E durante le ricerche del compagno della ragazza estratta ieri dalla sua macchina trascinata dalla frana del torrente Rusecco, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di due persone. Donna salvata per miracolo dai soccorritori. La Procura apre fascicolo di inchiesta: ipotesi di disastro colposo o omicidio colposo

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Sono tre le vittime, tra cui una ragazzina quattordicenne, della frana caduta tra San Vito di Cadore e Cortina, nel bellunese. La frana è venuta giù dall’Antelao. Uno dei tre è un cittadino della Repubblica Ceca (non polacco), mentre l’altro uomo e la ragazzina, secondo una delle ipotesi di lavoro prese in esame, potrebbero essere parenti. Sta indagando anche l’Interpol: forse si si tratta di due tedeschi.

Sul posto il ministro Galletti e il numero uno della Protezione civile Curcio.

Questa, invece, la testimonianza di un soccorritore. “Abbiamo visto l’auto schiacciata, io e i miei 3 compagni e poi nel buio tra pioggia e fango abbiamo visto il braccio di una donna che chiamava il marito mentre era incastrata con una gamba”. Lo racconta il capo del Soccorso alpino di San Vito di Cadore che questa notte è intervenuto sulla frana del Ru Secco e ha soccorso la donna ceca.

La Procura della Repubblica di Belluno ha aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento contro ignoti, per la frana di San Vito di Cadore che ha causato tre vittime. Lo ha detto all’ANSA il procuratore Francesco Saverio Pavone. Il magistrato, spiegando che il fascicolo è assegnato al Pm Simone Marcon, ha detto che vengono valutate in questo momento le ipotesi di disastro colposo o omicidio colposo.

 

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Frana nel Cadore, bilancio pesante: sinora sono tre le vittime accertate e si continua a scav are; ingenti i danni. Il corpo del turista polacco travolto dalla frana in Cadore è stato individuato poco fa dai vigili del fuoco di Belluno. Lo sfortunato escursionista si trova a poche decine di metri dal luogo, sul greto del torrente Rusecco, dove i pompieri erano riusciti ieri sera a salvare la compagna, dall’auto in cui probabilmente aspettavano le prime ore del mattino per un’escursione. E durante le ricerche del compagno della ragazza estratta ieri dalla sua macchina trascinata dalla frana del torrente Rusecco, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di due persone, al momento non identificate, uno un chilometro circa sotto la briglia dove si è fermata l’auto della coppia, l’altro molto più a valle.  Il Soccorso alpino di San Vito di Cadore sta proseguendo, assieme agli altri enti, nella bonifica della massa detritica per escludere il coinvolgimento di altre persone. La turista polacca, intanto, è stata trasferita al pronto soccorso di Pieve di cadore, ma non risulta essere in pericolo di vita. Nonostante il tempestivo intervento di vigili del fuoco con le unità cinofile, uomini del Soccorso alpino, carabinieri, polizia, Guardia di finanza e Protezione civile della sezione Ana Cadore, tuttavia, dell’uomo non c’era più traccia, con le ricerche che sono tuttavia proseguite durante tutta la notte, sotto l’illuminazione garantita dalle fotoelettriche dei vigili del fuoco. Solo stamane è stato rinvenuto il suo corpo. La donna polacca, trovata in stato di ipotermia, pensava che il marito fosse imprigionato nella vettura, ma i pompieri hanno ispezionato l’abitacolo l’hanno trovato vuoto. Da una prima ricostruzione sembra che l’uomo sia sceso dall’auto proprio nel momento in cui è arrivata la colata di detriti. La moglie, che era all’interno della vettura, è rimasta invece incastrata nelle lamiere ed è stata estratta viva dai vigili del fuoco.

 

La tragedia giunge a poche settimane dal tornado nella Riviera del Brenta e della frana vicino a Cortina. Improvviso e violento l’acquazzone che ieri sera, a San Vito, quindi a pochi chilometri da Cortina, ha travolto 4 auto, tra cui quella della coppia di polacchi. Interrotta per alcune ore la statale di Alemagna, con conseguente isolamento di Cortina, poiché è bloccata anche la strada alternativa, quella di Auronzo, per una colata di fango in località Giralba. A tremare sono state le montagne sopra gli abitati di Cancia (Borca di Cadore), San Vito, Peaio (Vodo di Cadore), ma una grossa colata di fango e detriti ha investito anche località Grava Secca (Auronzo), dove una grossa frana ha spazzato via gran parte di un ponte, interrompendo il passaggio tra Auronzo e Misurina. Gli smottamenti più imponenti, tuttavia, si sono registrati sul versante dell’Antelao sopra San Vito di Cadore, dove le colate di fango e detriti hanno fatto tracimare il torrente Rù Secco, riversando tonnellate di materiale nella centralissima piazza Antelao, dove si registrano ingenti danni ad abitazioni e attività commerciali.

 

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