Gran Sasso, precipita e muore sulla Direttissima per il Corno Grande

La vittima è Severin Leitner, un prelato altoatesino di 70 anni partito da Campo Imperatore con un altro gesuita. L’uomo, a causa della neve, è precipitato per oltre 400 metri

gran sasso

 

Alpinista altoatesino (e non austriaco come riportato dalla stampa in un primo momento) morto sul Gran Sasso. L’uomo è precipitato per 400 metri mentre stava salendo al Corno Grande (vetta occidentale) per la Direttissima. Con lui c’era un’altro alpinista, austriaco, il quale è rimasto illeso. L’incidente è avvenuto a circa 2.800 metri di quota. La vittima è Severin Leitner (di Vandoies in provincia di Bolzano), 70 anni, gesuita, consulente del Preposito Generale dei Gesuiti per l’Europa centrale e orientale. Lo accompagnava un altro prelato (austriaco), di 36 anni, il quale ricopre l’incarico di docente presso il Pontificio Istituto Biblico. L’incidente sarebbe stato causato  dall’abbondante neve presente sul posto. L’allarme è stato dato da una turista tedesca – anche lei sulla ‘Direttissima’ – che ha assistito e chiamato attraverso il cellulare i Vigili del Fuoco.

 

Questi ultimi hanno rivolto la segnalazione al 118. Il corpo è stato recuperato da personale del Soccorso Alpino portato in quota dall’elicottero del 118, 400 metri più sotto, in prossimità del “Sassone”. Entrambi, secondo le prime, informazioni, erano attrezzati per una progressione in sicurezza. Entrambi erano partiti da Campo Imperatore (L’Aquila). Partiti in mattinata da Roma. Dopo il recupero, il corpo dell’alpinista e’ stato portato nell’obitorio dell’ospedale dell’Aquila.

 

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