Gran Sasso, via ai lavori allo storico Albergo Campo Imperatore

Gran Sasso: iniziano i lavori allo storico Hotel di Campo Imperatore. Ieri la consegna dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione con una breve cerimonia da parte delle autorità locali. Un anno e mezzo per la conclusione degli interventi, finanziati con 3,8 milioni di euro.

Le opere

I lavori allo storico albergo, in cui venne tenuto in prigionia Benito Mussolini nel 1943, riguarderanno il rinnovamento totale della parte impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento delle coperture esterne, la realizzazione di un centro benessere (piscina interna, sauna e bagno turco) una sala lettura, un bar, spazi dedicati a servizi di pronto soccorso e nolo attrezzature sciistiche. Avrà una disponibilità ricettiva di 80 posti letto.

Il sindaco L’Aquila, Pierluigi Biondi da Abruzzo Live La consegna dei lavori per la ristrutturazione e la riqualificazione dell’albergo di Campo Imperatore segna un punto di svolta per il Gran Sasso ma, riteniamo, anche per l’intero territorio. Verrà riconsegnata  una struttura dall’indubbio valore storico, architettonico e culturale: una gemma che andrà a impreziosire uno scenario unico sotto il profilo ambientale, aumentandone l’attrattività per turisti e appassionati della montagna, tanto nella stagione estiva quanto in inverno. Un tassello importante, ricompreso in una strategia di ampio respiro con interventi mirati come, ad esempio, il collegamento meccanizzato – per cui abbiamo impegnato 1,7 milioni a valere sulle risorse del Fondo complementare al Pnrr per le aree colpite dal sisma – tra Fonte Cerreto e il parcheggio Simoncelli su cui sono previste anche la realizzazione di aree camper attrezzate, nuovo infopoint e servizi. Altre risorse, pari a 900mila euro e sempre messe a disposizione dal Fondo complementare al Pnrr, saranno utilizzate per riqualificare la funivia, che quest’anno ha fatto registrare 100mila passaggi, 30mila dei quali solo nell’estate appena conclusa. Il Gran Sasso non è mai stato, per questa e la precedente amministrazione, un semplice slogan elettorale ma un obiettivo da portare avanti per la nostra comunità, innanzitutto, oltre che per gli amanti della natura e dello sport.

 

Albergo Campo Imperatore

L’Hotel Campo Imperatore, noto anche come Albergo di Campo Imperatore, già Albergo Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, è una struttura alberghiera posta sulla sommità dell’altopiano di Campo Imperatore, a quota 2.130 m sulle pendici di Monte Portella, nel massiccio del Gran Sasso d’Italia, all’interno del territorio comunale dell’Aquila. Venne realizzato negli anni trenta su progetto dell’ingegnere piemontese Vittorio Bonadè Bottino, autore negli stessi anni delle strutture alberghiere a Sestriere e dell’hotel Principi di Piemonte a Torino.
La struttura è famosa per essere stata, tra il 28 agosto e il 12 settembre 1943, la prigione di Benito Mussolini in seguito all’Armistizio di Cassibile, sino alla sua liberazione avvenuta per opera delle forze armate tedesche. Sino ad oggi purtroppo la bella struttura è chiusa e in visibile stato di degrado; gli escursionisti sono accolti dall’ostello Campo Imperatore, la principale struttura ricettiva dell’omonima stazione sciistica, nonché punto di partenza per l’escursionismo sul versante occidentale del Gran Sasso.

Storia

La realizzazione dell’albergo si inserisce in un più ampio progetto di sviluppo turistico e sportivo dell’Aquila e del suo comprensorio promosso dal fascismo a partire dagli anni trenta del XX secolo. Tra il 1931 e il 1934, venne studiata la realizzazione di un impianto a fune per collegare la conca aquilana e in particolare Assergi, precedentemente unificato al territorio comunale del capoluogo nell’ambito dell’operazione detta della “Grande Aquila”, con il versante occidentale del Gran Sasso; il progetto originario prevedeva due tratte dalla lunghezza complessiva di 4.500 metri e l’arrivo a Campo Pericoli, alle pendici del monte Aquila, di cui venne tuttavia realizzato solo il primo troncone per Campo Imperatore.

Nel 1934, nei pressi della stazione di monte della funivia e su un terreno donato all’amministrazione comunale da Alfonso Dragonetti De Torres, marchese di Pizzoli e patrizio dell’Aquila, venne realizzato un grande e moderno albergo per garantire ospitalità ai turisti del complesso, stimati in 30.000 annui.

L’albergo tuttavia divenne celebre soprattutto nel 1943, allorché in seguito alla caduta del fascismo e al conseguente arresto di Mussolini, venne scelto come prigione per l’ex capo del Governo in attesa di consegnarlo alle forze alleate. Mussolini fu portato a Campo Imperatore il 28 agosto dopo essere già stato tenuto prigioniero nelle isola di Ponza e della Maddalena, a differenza delle quali il Gran Sasso appariva un luogo più sicuro e inaccessibile, tanto che ivi il duce, sentendosi finito, tentò di uccidersi tagliandosi le vene. Il 12 settembre, invece, con un’azione a sorpresa che prese il nome di Operazione Quercia, alcuni alianti con un centinaio di paracadutisti tedeschi riuscirono ad atterrare nella piana davanti all’albergo e a liberare il prigioniero, tra lo stupore e il disorientamento dei soldati italiani che non ostacolarono in alcun modo l’operazione.

Nel dopoguerra l’albergo venne più volte riammodernato e affiancato da altre strutture ricettive, tra cui un ostello. Non ha subito danneggiamenti dal terremoto del 2009 ed è tuttora funzionante, sebbene attualmente chiuso poiché si trova in fase di ristrutturazione.

Descrizione

L’albergo si presenta con un’architettura razionalista, molto semplice seppur funzionale nelle forme. È costituito da un grande blocco con forma di parallelepipedo affiancato, nel versante di Campo Imperatore, da un secondo blocco a pianta semicircolare. Si sviluppa su 5 livelli e contiene al suo interno 45 camere, un ristorante panoramico, un bar e una piscina. Sul fianco settentrionale dell’albergo, nei pressi della seggiovia Fontari, è presente una targa che ricorda come il terreno dell’albergo fu ceduto nel 1934 dal marchese Dragonetti De Torres per consentire lo sviluppo della stazione turistica. Nei pressi sono situate la chiesa della Madonna della Neve e la stazione osservativa gestita dall’Osservatorio astronomico d’Abruzzo.

Al secondo piano dell’albergo è la camera 220 (in precedenza numerata 201) dove fu tenuto prigioniero Benito Mussolini. La camera, perfettamente conservata nei suoi arredi, è oggi un piccolo museo visitato da turisti e nostalgici. Al suo interno vi è una dichiarazione scritta di Lisetta Moscardi – cameriera personale di Mussolini nel 1943 all’hotel Campo Imperatore – rilasciata nell’anno 1993, comprovante la medesima disposizione e l’autenticità degli arredi della camera.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio