Hugo Ayaviri tenta la doppietta Everest-Lhotse senza ossigeno

Diventerebbe il sesto alpinista a riuscirci nella stessa stagione senza ossigeno, il primo boliviano sull'Everest senza ossigeno e il primo del suo Paese sul Lhotse

L’alpinista boliviano Hugo Ayaviri (classe 1978, di La Paz) tenta la doppietta Everest-Lhotse senza ossigeno. Una delle spedizioni più interessanti di questa primavera sui colossi himalayani.
Ayaviri ha già scalato i cinque Ottomila del Pakistan, ed ora è in Nepal per tentare di portare a casa questa bella doppietta. Se riuscisse, diventerebbe il primo boliviano ad arrivare in cima all’Everest senza ossigeno. Non solo. Diventerebbe anche il primo boliviano a raggiungere la vetta del Lhotse.

Hugo Ayaviri è uno tosto. Nel 2021 collegò le vette di K2 e Broad Peak in dieci giorni (anche quella volta senza ossigeno supplementare), non era solo, era insieme al belga Niels Jespers. E aiutò, in quella circostanza, Sajid Sadpara a trasportare il corpo del padre e seppellirlo vicino al campo 4 del K2. Ayaviri infatti oltre ad essere una guida di alta montagna è anche direttore tecnico di soccorso. Nel 2023, poprio con Sadpara, era sul Nanga Parbat. Poi ancora Gasherbrum II e I, sempre senza ossigeno.

Le precedenti doppiette Everest-Lhotse

Non ci sono tanti precedenti di salite Everest-Lhotse nella stessa stagione senza usare ossigeno supplementare. Secondo i dati di The Himalayan Database, ci sono state quasi 300 persone che sono state su entrambe le vette, tuttavia sono solo cinque le persone che ci sono riuscite senza ossigeno.
Il primo di loro fu lo slovacco Jozef Just nel 1988, nel 1996 il kazako Anatoli Boukreev, nel 2011 l’iraniano Mahdi Amidi, il cileno Juan Pablo Mohr nel 2019 ed infine Nirmal Purja nel 2022.

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