I rifiuti dell’Everest diventano opere d’arte

Realizzate da artisti locali e stranieri saranno esposte per aumentare la consapevolezza ambientale o vendute come souvenir; i proventi destinati alla conservazione della regione

L’iea non è nuova. Realizzare opere d’arte dai riiuti lasciati sull’Everest. Già nel 2012 i rifiuti riportati a valle, circa 2 tonnellate, furono donate all’associazione Da Mind Tree e poi divenute piccole opere d’arte prodotte da un gruppo di artisti locali, riuniti sotto il nome di Art Club Nepal.

Ora simile progetto è messo in piedi da un’altra associazione. Il progetto però è più ambizioso.

I rifiuti sull’Everest

Parliamo di bombole di ossigeno usate, tende strappate, corde, scale rotte, lattine e involucri di plastica scartati. C’è di tutto sull’Everest, purtroppo. E le campagna di pulizia si ripetono di anno in anno.

Il progetto

Ora Tommy Gustafsson, direttore del progetto e co-fondatore del Sagarmatha Next Center – un centro informazioni per i visitatori e una struttura di riciclaggio dei rifiuti – ha annunciato che artisti stranieri e locali saranno impegnati nella creazione di opere d’arte da materiali di scarto e addestreranno la gente del posto a trasformare la spazzatura in tesori.
È anche un modo per creare anche occupazione in un difficile momento.

Vogliamo mostrare come trasformare i rifiuti solidi in preziose opere d’arte e generare occupazione e reddito. Speriamo di cambiare la percezione delle persone sulla spazzatura e di gestirla.

 

Il Centro si trova a 3.780 metri a Syangboche, sulla via per il campo base dell’Everest, a due giorni di cammino da Lukla.

La vendita

I prodotti e le opere d’arte saranno esposti per aumentare la consapevolezza ambientale o venduti come souvenir con i proventi destinati alla conservazione della regione.

I rifiuti portati giù dalla montagna vengono gestiti e separati da un gruppo ambientalista locale, il Comitato per il controllo dell’inquinamento di Sagarmatha. È questo anche un modo per evitare che vengano scaricati o bruciati in fosse aperte, provocando inquinamento dell’aria e dell’acqua e contaminazione del suolo.

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