Il Cristina Castagna Center nell’Hindu Kush si inaugura la prossima estate

Il 10 agosto 2024 verrà inaugurato il “Cristina Castagna Center”. Il rifugio, in via di completamento (l’immagine è datata luglio 2023), è ubicato nel cuore della catena montuosa dell’Hindu Kush.

Cristina Castagna

Cristina Castagna è stata la più giovane donna italiana ad aver scalato un Ottomila. Ha perso la vita il 18 luglio del 2009 sul Broad Peak, precipitò in un crepaccio a quota 7000 metri dopo aver raggiunto la vetta con il compagno Giampaolo Casarotto. Il suo corpo non fu mai recuperato. Nacque a Valdagno il 23 dicembre 1977.
Nel 2004, arrivando sulla vetta dello Shisha Pangma, a 27 anni, come detto, diventò la più giovane donna italiana ad aver scalato un Ottomila.
Nel 2008, diventa la prima donna italiana a scalare il Makalu, la quinta montagna più alta del mondo. Ha scalato 5 ottomila: lo Shisha Pangma, il Gasherbrum II, il Dhaulagiri, il Makalu, e infine il Broad Peak.
Veniva soprannominata “el grijo”, in lingua veneta “il grillo”. Di professione era infermiera, lavorava al pronto soccorso.

cristina castagna

Imparo ogni giorno come molte persone affrontano 8000 molto più difficili e impegnativi dei miei.

Era considerata una delle alpiniste italiane più brave di tutti i tempi. Le piaceva tanto leggere, e nei tempi fermi al campo base era solita scrivere poesie.

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Gli eventi per l’inaugurazione

La prossima estate sono in calendario un viaggio turistico, due trekking e due spedizioni sulle montagne del Pakistan, sia nell’Hindu Kush che in Karakorum, ai piedi del K2, che convergeranno al “Cristina Castagna Center” il giorno dell’inaugurazione. Questo il progetto “Sui passi di Cristina”, che vede come promotore l’alpinista di Marostica (VI) Tarcisio Bellò (le ha dedicato anche una vetta), in collaborazione con il Cai Valdagno. All’inaugurazione saranno presenti autorità locali ed italiane.

Cai Valdagno Ricorrono i quindici anni dalla scomparsa di Cristina Castagna e i settant’anni dalla spedizione italiana che conquistò il K2, alla quale prese parte anche il valdagnese Gino Soldà. Bellò, si legge su Lo Scarpone, vanta non solo una notevole esperienza alpinistica extra-europea, ma anche una profonda e diretta conoscenza della zona. Sarà lui l’accompagnatore di entrambi i trekking, sia di quello diretto al campo base del K2 in luglio, sia di quello che, con un percorso ad anello, attraverserà una parte della remota catena montuosa dell’Hindu Kush in agosto.

I diversi gruppi partecipanti convergeranno al “Cristina Castagna Center” nella giornata prevista per l’inaugurazione della struttura ad inizio agosto (il 10).

Il Rifugio

Cai Valdagno Il rifugio rappresenterà anche l’opportunità per creare le basi di una scuola di alpinismo pakistana per formare delle guide locali. Sarà al tempo stesso una novità in fatto di gestione e diventerà la porta di accesso verso l’esplorazione di nuove zone dell’Hindu Kush, una catena di infinite montagne e pareti inviolate che si innalzano oltre i 6000 metri. Rappresenterà infine la base per un nuovo tipo di turismo sostenibile da replicare nel mondo: piccoli gruppi che visitano e incontrano realtà locali, con un approccio diverso e più rispettoso, proiettato in una nuova consapevolezza della fragilità del sistema ambientale e culturale.

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