Il ghiacciaio più alto dell’Everest fa i conti coi cambiamenti climatici

Team di ricercatori dell'Università del Maine ha scoperto che il ghiacciaio di Colle Sud, a quasi 8000 metri, è diminuito di 54 metri in 25 anni

I cambiamenti climatici non riasparmiano nemmeno le alte quote. Nemmeno l’Everest. Il suo ghiacciaio più alto, infatti, si sta sciogliendo in modo repentino. È quanto viene affermato in una ricerca dell’università del Maine. I risultati di questa ricerca sono emblematici anche perché i ghiacciai dell’Everest fungono da sentinella situazione sulla Terra.

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Ebbene, il team di ricercatori ha scoperto che il ghiacciaio di Colle Sud (7.906 mt), è diminuito di spessore. E non di poco. Ha perso circa 54 metri negli ultimi 25 anni. Ossia, una perdita 80 volte più veloce del tempo impiegato per la formazione del ghiacciaio in superficie (circa 2.000 anni).  Il tutto, secondo i ricercatori, è iniziato negli anni ’90.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Portfolio Journal Climate and Atmospheric Science.

Il team di ricerca Le previsioni climatiche per l’Himalaya suggeriscono un riscaldamento continuo e una continua perdita di massa del ghiacciaio, e anche la cima dell’Everest è influenzata dal riscaldamento di origine antropica.

Le cause

Le cause? L’aumento delle temperature e i forti venti. Lo spesso manto nevoso è stato eroso, esponendo il ghiaccio nero sottostante al sole. Conseguenza: accelerato il processo di scioglimento.

I ricercatori Il ghiacciaio di Colle Sud potrebbe scomparire e diventare una ‘reliquia’ di un tempo più antico e più freddo.

Dal ghiacciaio di Colle Sud è stata estratta e analizzata una carota di ghiaccio lunga 10 metri.

I danni

Se i ghiacciai nella regione dell’Everest– e ovviamente di tutto il pianeta – si ritirassero verrebbe a mancare acqua potabile e non. Non solo. Potrebbero causare valanghe. Per quanto riguarda il bacino dell’Everest, parliamo di 1 miliardo di persone coinvolte.

 

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