Il Rifugio Dibona dice basta alle motoslitte
Dopo decenni di servizio, d'ora in poi si sale solo a piedi, con ciaspole o pelli di foca
NO servizio motoslitta, il rifugio è raggiungibile solo a piedi o con le pelli di foca sia a pranzo che a cena.
Questa la decisione del Rifugio Dibona a 2.083 metri di quota nel Valon della Tofana sopra Cortina. I gestori, dopo decenni, hanno deciso di interrompere il servizio motoslitte che permetteva di raggiungere il Rifugio in appena 15 minuti. Ora si sale solo a piedi, con ciaspole o pelli di foca. Una scelta coraggiosa, votata al silenzio, al movimento lento, alla montagna.
I gestori al Corriere delle Alpi Vogliamo offrire agli amanti della montagna un luogo in cui ritrovare la Natura, la tranquillità e il silenzio.
Una scelta coraggiosa dei Recafina, si diceva. Anche dal punto di vista economico. Perché erano in tanti (e sono in tanti che hanno storto il naso alla notizia) ad usufruire del servizio, soprattuto per la cena nei periodi festivi.
Il Rifugio Dibona
l Rifugio Dibona è situato ai piedi del crestone meridionale della Tofana de Mezo. Comodamente raggiungibile per la rotabile che si distacca dalla Strada delle Dolomiti, poco sopra Vervéi, è in posizione privilegiata per le escursioni nel Gruppo delle Tofane. Punto tappa lungo l’Alta Via delle Dolomiti n. 1.
È stato aperto l’11 luglio 1953. Costruito nel 1952/53 per iniziativa di Mario Recafina e Antonia Dibona di Cortina d’Ampezzo. Ampliato e ristrutturato, come si legge su Cai Veneto, rispettivamente nel 1975/76 e nel 2004/2005. Angelo Dibona “Pilato” (1879- 1956), tra i più grandi scalatori di tutti i tempi, guida alpina, istruttore di sci, autore di una settantina di prime ascensioni in tutto l’arco alpino, itinerari ancora oggi apprezzati per difficoltà, logicità ed eleganza.
Come arrivare
- da Cortina d’Ampézzo, al km 113,8 SR 48 delle Dolomiti, 1698 m: per rotabile
- da Cortina d’Ampézzo, al km 112 SR 48 delle Dolomiti, 1732 m, ore 1 T: con sent. 442 per Cianzopé e Milièra
- da Cortina d’Ampézzo, al km 112 SR 48, Ponte de Ru Bianco, 1732 m, ore 1.15- 1.30 T: con sent. 414 per Frata
- Granda, Casón de Sóte Còrdes e a destra con sent. 412 in Valón de Tofana e con sent. 403 al rifugio
Escursioni principali
- al Rif. Giussani, 2580 m, ore 1.30 T: con sent. 403
- al Rifugio Duca d’Aosta, 2098 m, ore 1.15- 1.30 E: con sent. 421 al Rif. Pomédes e con sent. 420 al Duca d’Aosta
- al Rif. Lagazuói, 2752 m, ore 3.30-4 E: con sent. 423, 403, 404 alle Gallerie del Castelletto, con sent. 402 a Forcella Col dei Bòs, con sent. 401 a Forcella Travenànzes, Forcella Lagazuói e al rifugio
- giro della Tofana de Ròzes ore 4.30 – 5 EE: con sent. 403 per Rif. Giussani, 2580 m, El Majarié, per Scala del Minighèl (attr.) in Val Travenànzes, con sent. 404 per Forcella Col dei Bòs, con sent. 402 e 412 per Mónte de Sotecòrdes e con sent. 403 ritorno al rifugio
- alla Tofana de Ròzes, 3225 m, ore 5 – 6 EEA: con sent. 403, in Valón de Tofana, con sent. 412 per Mónte de Sotecòrdes, con sent. 402 per Forcella Col dei Bòs, Galleria del Castelletto, con ferrata Lipella (difficile) per Forcella di Ròzes, Cengia delle Tre Dita e in vetta (s. s.n.)
Neanche con motoslitta privata si può salire?
Ho fatto alpinismo per 7 anni tra le bocche del Brenta per me oggi non poter andare a supportare un rifugio che ha fatto una scelta tanto forte mi pesa sul mai spezzato spirito da “sempre nel rispetto e l’armonia che detta la montagna. Noi siamo solo suoi ospiti ci si augura rispettosi”
E in elicottero si può salire? No?
Ma allora i poverini come faranno?