Incendi Abruzzo: taglia sui piromani, altri 2 inneschi sul Morrone
Si allarga il fronte delle indagini sul rogo del Morrone. I vigili del fuoco hanno trovato altri due inneschi: uno sarebbe partito alle spalle della linea tagliafuoco realizzata nel territorio di Pratola Peligna. Situazione che ha spinto il procuratore Giuseppe Bellelli a intensificare le indagini con l’obiettivo di assicurare alla giustizia i responsabili accusati di disastro ambientale. Bellelli è tornato dopo una settimana sul fronte dell’incendio facendo un sopralluogo insieme a carabinieri della forestale e vigili del fuoco, ai piedi dell’eremo di Celestino V dove ieri è ripartito l’incendio che sospinto dal vento è arrivato a lambire le case delle frazioni pedemontane. In totale sarebbero dieci gli inneschi recuperati, compresi quelli trovati sul versante di Prezza, mentre quattro trovati sul Morrone, sono stati già refertati e sottoposti ad accurate analisi dai Carabinieri Forestali. Sui primi roghi appiccati una settimana fa sono stati già sentiti cinque testimoni.
“Di fronte a una situazione molto complessa, in particolare sul monte Morrone c’è in campo ogni sforzo possibile di uomini e mezzi: dalla Protezione Civile ai Carabinieri Forestali, alle Forze Armate e ai volontari dislocati sul territorio, fino alle unità aeree, anche straniere, che sono a lavoro o che arriveranno nelle prossime ore”. Lo assicura il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, a proposito degli incendi che stanno interessando da diversi giorni l’area del Parco nazionale della Majella.
Galletti, già in contatto continuo con il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, ha telefonato al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e al prefetto dell’Aquila Giuseppe Linardi, rende noto un comunicato del ministero.
“Siamo vicini alle comunità del Parco oggi e lo saremo anche domani, quando sarà il momento degli interventi specifici di ripristino e recupero della biodiversità”.
Allarme incendi anche in Valle Subequana. Le fiamme sono divampate nella tarda mattinata nell’area a ridosso della strada che collega Secinaro a Goriano Valli. Il fuoco ha aggredito una pineta ai piedi del Monte Sirente proprio a ridosso del paese e il sindaco Celestino Bernabei non esclude l’evacuazione delle abitazioni più vicine al rogo.
“Abbiamo bisogno almeno di un mezzo aereo per fermare le fiamme sempre più vicino alle case”, afferma con preoccupazione il sindaco che ha subito attivato il Centro operativo comunale (Coc). “Bisogna far presto altrimenti qui sarà un disastro”, conclude Bernabei rivolgendosi agli organi della protezione civile e ai vigili del fuoco.
Una vera e propria ‘taglia’ di tremila euro sui piromani: è quanto deciso dall’amministrazione comunale di Torricella Sicura, che dopo il quinto incendio scoppiato sul territorio e che ha interessato contrada Antanemuccio, ha deciso di offrire una ricompensa a chi fornirà informazioni utili ad individuare la mano, o le mani, che si nascondono dietro ai roghi.
Intanto arrivano i droni antincendio del Parco nazionale della Maiella: il progetto realizzato in collaborazione con la Sky drone è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dal presidente dell’Ente Parco, Franco Iezzi, il quale ha spiegato che con il volo dei droni possono essere controllati il territorio, le fonti di calore, le presenze e i movimenti di persone e animali. “Abbiamo a disposizione anche droni dotati di telecamere termiche – ha spiegato – che possono percepire il calore e quindi la presenza di persone e animali, come nel caso di escursionisti in difficoltà, orsi e tanto più l’innalzamento termico dovuto a principi d’incendio o ad incendi già divampati.
Come possono essere intercettati dalle telecamere dei droni la localizzazione degli incendi e la direzione delle fiamme”.
“Per questo negli ultimi giorni abbiamo messo a disposizione questi mezzi per l’attuale emergenza incendi che sta devastando il territorio del Parco – ha proseguito il presidente del Parco lanciando una nota polemica verso i vigili del fuoco che coordinano le operazioni di spegnimento del fuoco – però anche sabato mattina, quando abbiamo offerto la nostra collaborazione, il comando provinciale dei vigili del fuoco l’ha rifiutata, perché l’area del Morrone è interdetta al volo”.
Secondo Iezzi però soprattutto in questa occasione andrebbero attivati interventi attraverso una rete tra Parco, Regione, Vigili del Fuoco, Protezione civile, “mentre siamo stati finora esclusi sistematicamente da ogni tavolo, se si esclude la riunione di ieri a Prezza”.
fonte: ansa