Incendi Piemonte, Esercito pronto a intervenire
Il fronte del fuoco non arretra, in Piemonte, dove resta la massima allerta per gli incendi che bruciano le vallate di Torinese e Cuneese. Da giorni sono al lavoro 120 vigili del fuoco e 200 volontari Aib della Regione Piemonte. Tre i canadair e sei gli elicotteri a disposizione, la cui operatività è però condizionata dal fumo e dalle condizioni meteo. Ed è allarme per il ritorno di forti venti sulle Alpi, previsto per domani dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
“E’ una tragedia per il nostro paese, una tragedia nata dalla mano dell’uomo, perché l’incendio che minaccia il comune e brucia i nostro boschi è stato appiccato da mano umana”. E’ la denuncia di Giustino Bello, sindaco di Cantalupa, 2.500 abitanti nel Pinerolese. “Sono troppo vecchio per avere dubbi”, aggiunge il primo cittadino, che amministra il paese dal 1970.
La situazione, sottolinea il presidente Sergio Chiamparino, “resta difficile”, e la Regione si prepara a chiedere lo stato di calamità. Una prima stima dei danni verrà fatta in giunta, domani, sabato è previsto un sopralluogo dello stesso Chiamparino nelle zone più colpite. Per far fronte all’emergenza “sono state messe in stato di allerta alcune decine di unità di personale dell’esercito – aggiunge Chiamparino – unità che verranno attivate qualora si rendesse necessario il loro impiego”.
Incendi sono attivi, in particolare, in provincia di Torino, nelle aree di Cumiana, Caprie (dove sono state evacuate alcune persone) e Cantalupa, dove ieri un 26enne è morto d’infarto mentre tagliava alcuni alberi per non alimentare il fuoco. Le fiamme minacciano Casa Canada, lo chalet in legno allestito dalla delegazione canadese a Torino, in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, e poi donato al Cai di Pinerolo. Criticità anche nel Cuneese, in particolare nei comuni di Pietraporzio e Casteldelfino. Evacuate alcune persone dalla borgata di Pui, è chiusa al traffico la statale 21 del Colle della Maddalena. Una quarantina i camionisti bloccati sulla strada che collega Italia e Francia. Nel corso della notte la situazione è peggiorata e le fiamme si sono estese sul versante opposto della montagna. Centinaia gli ettari di abeti e pini cembri andati in fiamme.
Gli interventi sono coordinati dalla Direzione regionale dei vigili del fuoco, dove sono presenti rappresentanti di Regione Piemonte, vigili del fuoco, carabinieri forestali, volontari Aib della Regione. Costante il collegamento con i sindaci, con le prefetture, con i comandi provinciali dei vigili del fuoco, con i carabinieri e con le strutture del volontariato Aib. Attivi, a livello locale, i centri operativi comunali di coordinamento (Coc) presso Bussoleno, Caprie, Cantalupa e Mompantero.
fonte/foto: ansa